
Al Giardino Scotto goliardi da tutta Italia assieme a balestrieri, rappresentanti del Gioco del Ponte and musicali. La goliardia non...
Al Giardino Scotto goliardi da tutta Italia assieme a balestrieri, rappresentanti del Gioco del Ponte and musicali. La goliardia non è solo festa delle matricole con le feluche spuntate, ma affondare le proprie radici nel Risorgimento italiano. Ecco che dopo le solenni celebrazioni dell’Ateneo che rende omaggio ai caduti di Curtatone e Montanara, come da tradizione, la Goliardia Pisana celebra oggi dalle 15, al Giardino Scotto, le sue "Matricolari", accogliendo ospiti da altre città universitarie (Genova, Padova, Bologna) con spirito di allegria, ironia e senso della storia. L’occasione è il 177° anniversario della battaglia di Curtatone e Montanara, scontro simbolo del Risorgimento italiano che vide protagonisti proprio gli studenti toscani, partiti da Pisa per combattere in difesa della libertà e dell’indipendenza. L’iniziativa si svolge con il patrocinio del Comune di Pisa e vedrà la partecipazione di istituzioni pisane quali il Gioco del Ponte, Pisa Ghibellina e Compagnia dei Balestrieri. "La festa, tra canti, costumi e rituali goliardici - dicono gli organizzatori – rinnova quel legame ideale tra passato e presente, impegno e goliardia, ricordando che l’università non è solo studio, ma anche appartenenza e partecipazione". La Goliardia pisana vanta il più antico episodio goliardico italiano documentato, descritto da Ersilio Michel in "Maestri e scolari dell’Università di Pisa nel Risorgimento nazionale" (Sansoni, Firenze, 1949) relativo all’anno 1820. Nel 1889 cominciò la tradizione, destinata a durare più di 80 anni, di organizzare spettacoli goliardici nei teatri cittadini e toscani in occasione delle festissime delle matricole. Molti spettacoli rimasero nella memoria collettiva dei pisani, a partire dal capostipite Krotokron (1889), Vedova allegra (1911, Addio giovinezza 1918, La duchessa del Bar Tabarin (1921), Acqua cheta (1922), fino alla notissima Francesca da Rimini. Carlo Venturini