REDAZIONE PISA

Tartarughe invasive nel lago Pronte trappole per catturarle

Specie pericolosa al Cavo: "Prenderemo questi animali e li porteremo in oasi ad hoc del WwF"

C’è un attacco alieno a Ponsacco, praticamente invisibile ma molto dannoso. Niente navicelle spaziali o ominidi extraterrestri, l’alieno è la tartaruga Trachemys scripta. Ai frequentatori del lago Cavo di Ponsacco sarà capitato di vedere gli esemplari più grandi di queste tartarughe palustri prendere il sole sui tronchi che emergono dall’acqua. Peccato però che queste testuggini siano, secondo quanto riportato da uno studio pubblicato dal Ministero dell’Ambiente, tra le 100 peggiori specie invasive al mondo. Sono originarie del bacino del Mississippi e la loro dimensione, nelle femmine, può arrivare anche a 30 cm. Se in Italia la specie è stata commercializzata come animale da compagnia, come è arrivata a popolare le rive del lago Cavo? In natura si trovano per due motivi: la fuga dalla cattività e il rilascio, l’abbandono, da parte dei privati. Chi pensa di rilasciare un innocuo animaletto in un’area naturale non sa che la specie causa rilevanti impatti alla biodiversità, diventando una minaccia per le popolazioni in via di estinzione delle specie di tartarughe autoctone con le quali compete per spazi e cibo e può influire negativamente sulle comunità acquatiche degli ambienti colonizzati attraverso la predazione di una grande varietà di specie animali, tra cui insetti acquatici, crostacei, pesci e anfibi, nutrendosi anche di vegetazione acquatica. Da questi presupposti nasce il progetto ideato dall’associazione Eliantus in collaborazione con il Comune di Ponsacco per liberare il Cavo dalla specie aliena. "La prima fase del progetto – racconta la presidente dell’associazione Eliantus Monica Mariani – è stata lo studio e il monitoraggio condotto sotto la guida del professor Marco Zuffi del Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa. Poi grazie alla collaborazione con la Vab procederemo nelle prossime settimane all’installazione di alcune trappole per la cattura delle tartarughe. Sono trappole che permettono agli esemplari di galleggiare in attesa di essere spostate nell’oasi del Wwf a Massa Carrara. In contemporanea, e grazie al supporto economico dei Lions Pontedera Valdera, metteremo dei cartelli che possano dissuadere dall’abbandono di questi animali nel lago, una sensibilizzazione che stiamo portando avanti anche con i bambini delle scuole". S.E.