ANTONIA CASINI
Cronaca

Tamponi d’oro. L’Asl ha pagato 32 milioni di euro

Effettuati 400mila test da inizio marzo, la Cgil: "Spesa inevitabile, il problema è il tracciamento"

Tamponi

Pisa, 21 novembre 2020 - Tamponi molecolari milionari. A livello di area vasta Nord Ovest, che comprende la Asl Nord Ovest e gli ospedali corrispondenti (Aoup inclusa), sono stati sborsati, fino a ora, oltre 32milioni di euro. Un conto esorbitante (le spese sono poi ripartite fra le aziende con compensazioni) che esce fuori scorporando i singoli costi e moltiplicandoli per il numero di test effettuati dall’inizio dell’emergenza. Da marzo scorso, ne sono stati fatti più di 400mila tra Pisa, Massa Carrara, Lucca, Livorno e Viareggio, che contano 1 milione e 200 mila abitanti in tutto. Un territorio molto colpito dal Covid. Basti pensare che a ieri erano circa 800 i nuovi contagi nella zona di competenza dell’Asl Nord Ovest (più di 2.200 in tutta la Toscana). Pisa, ormai da tempo, è la seconda provincia nella nostra regione per numero di casi. Nell’ultima settimana, quella che va dal 9 al 15 novembre, a Pisa sono stati fatti 9.680 tamponi (fonte Azienda sanitaria stessa). Le voci. Il costo vivo del materiale, tamponi molecolari (quelli ufficiali per la diagnosi Covid) e reagenti, è di 40 euro per ogni singolo test. Un conto che va a raddoppiarsi se ci si aggiungono le spese sostenute per il personale. Si arriva così a 80 euro ciascuno. Cifre altissime e che incidono molto sui bilanci. Quello dell’Asl Nord Ovest - lo si trova sul sito ufficiale aziendale - è di due miliardi. I numeri non includono, ovviamente, quelli effettuati nei laboratori privati. I tempi di risposta. L’Asl - era fine ottobre - ci aveva assicurato: "Garantiamo il test al Drive Through in 24 ore", anche se, aggiungiamo noi, la prenotazione online non è per tutti né facile né veloce. Ma il problema sta sia nell’attivazione del percorso che nelle risposte che in alcuni casi tardano ad arrivare anche di giorni. Sempre 20 giorni fa, era stato il direttore dell’Unità operativa di Virologia, professor Mauro Pistello, a spiegarci: "Riceviamo 3 volte tanto la nostra capacità analitica. Eravamo tarati con le relative quantità di reagenti per 1500 tamponi al giorno, di cui circa la metà per il territorio e il resto per l’Aoup e adesso viaggiamo sui 2200-2300". Ci vogliono 4 ore consecutive per ogni ‘ciclo’. Da poco è poi arrivata la super-macchina che processa i test rapidi in un’ora considerando anche la fase di accettazione: i pediatri o l’Asl stessa accedono subito al verdetto. «Una spesa necessaria quella per i tamponi - commenta Mario Di Maio della Rsu aziendale dell’ex Asl 5 (Cgil) – visto che sono gli unici veri strumenti che permettono di diagnosticare il virus. Anzi, bisognerebbe farli a tappeto. Semmai, la falla è stata nel tracciamento e nel non riuscire a contattare subito i postivi. Qualcuno si era fatto un film sbagliato sul fatto che il tasso di contagio potesse arrivare al livello che vediamo ora. E così sono state trovate depotenziate le strutture che dovevano essere pronte". E aggiunge: "C’è stato un momento in Valdera che, tra i dipendenti ammalati e la mancanza cronica, non c’era più personale. E, a fine ottobre, c’erano ritardi anche di dieci giorni nel chiamare i contatti dei positivi. L’isolamento fiduciario non può funzionare sempre: alcuni, senza sintomi, hanno continuato ad andare a lavorare. Abbiamo poi denunciato la mancanza di attenzione ai dispositivi di protezione individuale. Insomma, invochiamo più sicurezza: avevamo chiuso a giugno con 64 sanitari contagiati e ora siamo a 141. Gli ultimi test sierologici sono stati fatti ad aprile. Tutto questo ha portato a uno stato di agitazione che culminerà nello sciopero del 9 dicembre". Di Maio osserva: "I paesi che hanno sconfitto il Corona hanno puntato su un tracciamento meticoloso, attento, rapido di tutti i contatti dei positivi. I dati sono ancora altissimi anche se stiamo assistendo a uno stabilizzarsi della curva, ma ora siamo in rincorsa, doveva essere programmato tutto di più quando non eravamo in emergenza".