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Sulla cresta dell’onda: il campione europeo di surf Federico Nesti si racconta

Nato e cresciuto sulla spiaggia di Tirrenia, da piccolo saltava la scuola e con le nonne cavalcava le onde. Adesso sfida i campioni delle Hawaii sulla sua tavola

Federico Nesti festeggia il titolo di campione europeo

Pisa, 9 gennaio 2020 - “Facevo di tutto pur di non perdermi le giornate buone per surfare. Addirittura le mie nonne sono diventate complici dei miei buchi a scuola”. Tra una risata e un aneddoto emozionante, Federico Nesti racconta il percorso che lo ha condotto fino al titolo europeo di longboard nel 2019. 24 anni il prossimo 24 marzo, Federico fin da neonato ha respirato l’aria salmastrosa della spiaggia di Tirrenia, affascinato dal mare che per tanti è una passione stagionale, mentre per lui è diventato l’intera esistenza. “Quando i miei amici andavano agli allenamenti di calcio o basket – racconta -, io prendevo la mia tavola per il bodyboard e mi fiondavo in battigia”.

La storia d’amore con il surf è nata a 4 anni, quando babbo e mamma gli regalarono la prima mini tavola con cui sperimentare i primi timidi tentativi di cavalcata delle onde vicino a riva. “Naturalmente queste prime esperienze coincidevano con la bella stagione”. Non tanto per il fatto che d’inverno Federico dimenticasse il surf, quanto per il fatto che non possedeva una muta termica che gli consentisse di andare in acqua anche d’inverno. “Fino a 11 anni ho surfato d’estate – continua -. Il passaggio alla tavola di dimensioni regolari è stato del tutto naturale. Poi finalmente i miei genitori mi hanno regalato la prima muta: da lì è cambiato tutto”. Federico, tenace autodidatta del surf, dalla prima adolescenza si è dedicato anima e corpo alle onde coinvolgendo in questa grande passione anche le nonne. “Spesso è capitato di saltare la scuola perché la giornata era perfetta per surfare” racconta. “Le mie complici erano le nonne, che coprivano i miei buchi sui banchi pur di assecondare la mia passione (ride, ndr). Certamente a quell’età tutto era molto più leggero. Adesso mi rendo conto che saltare la scuola non è la scelta giusta, ma col senno di poi posso affermare che i risultati raggiunti mi hanno dato ragione”.

Già perché nonostante Federico sia nato, cresciuto e si sia formato completamente da solo sulle onde di Tirrenia, dai 14 anni in poi ha vissuto un’escalation di traguardi e piazzamenti incredibile. Alla prima gara in assoluto alla quale ha partecipato ha raggiunto il quarto posto nazionale nello shortboard. E sempre con la tavola corta si è laureato campione italiano Under 16 e Under 18. “Questi risultati mi hanno spinto a sperimentare anche la tavola lunga. Una scelta ripagata immediatamente con il titolo italiano a 19 anni”. Federico spiega che con il longboard “si ha la possibilità di surfare praticamente ovunque, sia in Italia che all’estero”. E proprio fuori dai confini nazionali sono arrivate le ultime grandi soddisfazioni: prima un ottavo e un sesto posto nei campionati europei, poi nel 2019 finalmente la corona di miglior surfista continentale. “Mi rendo conto che la mia storia sia incredibile. Ma a tutti spiego che con la passione, il supporto della famiglia e i sacrifici economici è possibile raggiungere grandi risultati”.

Dopo la conquista del titolo europeo il passo seguente, naturalmente, è stato cimentarsi con tutti i più grandi campioni del surf nei campionati mondiali. A New York, in una delle ultime tappe del 2019, Federico è riuscito addirittura a mettersi alle spalle alcuni dei fenomeni provenienti dalle Hawaii, il tempio per eccellenza di chi cavalca le onde. “Federico da Tirrenia ha superato i “mostri” del Pacifico. Fa ridere forse. A me mette i brividi”. E chissà che fra qualche anno il surfista pisano non possa vivere anche la straordinaria emozione delle Olimpiadi. A luglio, ai Giochi di Tokyo, debutterà in forma sperimentale la tavola corta, e nell’edizione di Parigi 2024 c’è la concreta possibilità di vedere anche la tavola lunga. “Se verrà confermata questa opportunità, farò di tutti per partecipare” annuncia Federico. “Gli organizzatori hanno ventilato l’ipotesi di far disputare le gare di surf nella Polinesia francese, in uno scenario mozzafiato”. Partito da Tirrenia, sotto lo sguardo amorevole delle nonne, Federico Nesti cavalca le onde per arrivare sempre più lontano.

Andrea Martino