La prossima settimana si dovrebbero avere novità sulle indagini che riguardano i fatti del 23 febbraio scorso, quando durante un corteo pro Palestina, partì una carica della polizia con i manganelli e rimasero feriti 15 studenti (di cui 11 minorenni). "Sono fiducioso perché l’operato delle forze di polizia è sempre improntato a correttezza, adeguatezza e proporzionalità. Lo stabiliranno anche in quella sede". Le parole del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, proprio sull’inchiesta sugli scontri a Pisa, arrivando al convegno del sindacato di polizia Coisp "Le sfide per un Paese sicuro", a Roma.
Le famiglie dei giovani sono seguite da tre avvocati pisani.
Ieri, intanto, gli studenti per la Palestina del collettivo, gli stessi protagonisti dei fatti di febbraio e che nei giorni scorsi hanno messo le tende nei giardini di Antichistica, Storia e Filosofia, nel cuore del centro storico della città, hanno sfilato fin sotto la Torre Pendente con bandiere e striscioni. Una meta che nelle dichiarazioni post carica si temeva fosse raggiunta anche proprio quel 23 febbraio. Da lì sarebbe partito lo stop al corteo in via San Frediano nella versione della polizia.
La mobilitazione studentesca era partita in mattinata con la "passeggiata arrabbiata" in giro per vari luoghi dell’Università pisana.
Antonia Casini
Enrico Mattia Del Punta