Stop alla speculazione "Artale, come la vogliamo"

Il progetto di riqualificazione della caserma non piace a ‘Una città in Comune’ "Basta cemento. Incontro con i cittadini per disegnare una nuova idea".

Stop alla speculazione  "Artale, come la vogliamo"

Stop alla speculazione "Artale, come la vogliamo"

"La riqualificazione della caserma Artale? Ve la facciamo noi". La lista civica ’Una città in comune’, inaugura la sua stagione all’opposizione con un ’no’ secco al progetto privato presentato alla precedente giunta Conti "perché totalmente speculativa, con parcheggi multipiano ed alberghi, scollegata dalla riqualificazione del Santa Chiara". "Sul finire del suo primo mandato il sindaco Conti con la sua Giunta – dice Francesco Auletta - ha provato a far passare nel silenzio un Piano di recupero della Caserma Artale del tutto inaccettabile che prefigura una speculazione vergognosa in uno degli spazi più significativi della città, adiacente all’area del Santa Chiara e del Giardino Botanico, e a due passi da Piazza dei Miracoli". Il progetto privato prevede "un parcheggio multipiano, un hotel studentesco e un albergo, un minimarket e nuove abitazioni".

Il progetto in realtà non piacque anche a molti residenti. "È inaccettabile che in un’area strategica della nostra città si porti avanti un progetto in completo contrasto con i bisogni di chi vive, lavora e studia nell’area, con le necessità sociali e culturali, con quelle che il cambiamento climatico e la pandemia ci hanno messo sotto gli occhi": continuano dalla lista. "Mentre la Giunta Conti – riprende Auletta - ha steso tappeti rossi alla proposta speculativa avanzata dal soggetto privato, non facendo informazione né tantomeno partecipazione, noi abbiamo proposto il laboratorio Degentrify Pisa, su cui abbiamo ottenuto il finanziamento della Rete Municipalista Europea e vogliamo che quello sia uno spazio per il diritto all’abitare, per la cultura, la salute, la qualità della vita; che dia respiro alla città attraverso spazi verdi pubblici, che serva anche per contrastare gli effetti del cambiamento climatico".

La lista tocca il punto della partecipazione quando spiega: "Soprattutto vogliamo che siano le persone che vivono il quartiere e la città a scegliere cosa fare. E proprio intorno a questo è stato costruito Degentrify Pisa, che ha previsto tre appuntamenti di discussione pubblica e lavoro di gruppo per la riprogettazione". Nei mercoledì del 14 e del 28 giugno alle ore 21, alla Chiesa Valdese, si terranno gli ultimi due appuntamenti del percorso partecipativo, da cui emergerà la co-progettazione della ex-Caserma Artale, "che vogliamo risponda ai bisogni reali della comunità e sia quindi del tutto alternativa all’idea speculativa appoggiata dall’amministrazione". Auletta conclude dicendo: "Non ci accontentiamo di riprogettare l’Artale: per noi questo è anche un punto di partenza per cambiare l’urbanistica speculativa di tutta Pisa, in un’ottica diametralmente opposta a quella della privatizzazione". Carlo Venturini