
di Carlo Baroni
PISA
C’è bisogno di tutti per realizzare un sogno. Per portare nel futuro la Fondazione Stella Maris, quel centro d’eccellenza internazionale nella neuropsichiatria infantile nato dal cuore della Diocesi di San Miniato e dall’intuizione di uno dei suoi sacerdoti, don Aladino Cheti. Fu lui ad iniziare la trasformazione di quella che era una semplice colonia marina a Calambrone in quello che oggi è un luogo di cura e di speranza a cui si rivolgono mamme e papà da ogni angolo dello Stivale, e non solo. Il futuro è un nuovo ospedale, capace di valorizzare l’opera dei massimi esperti che operano in Stella Maris. Un’operazione da 25 milioni di euro da concretizzare su un terreno già acquistato dalla Fondazione e per il quale il permesso a costruire è atteso prima di Natale. Inizia così l’inseguimento di una Cometa che nel giro di tre anni – questo il crono programma per effettuare le opere – si poserà sulla nuova struttura di Ospedaletto per la quale da ieri, il presidente della Fondazione, Giuliano Maffei, alla presenza del vescovo Andrea Migliavacca, ha annunciato una campagna di sensibilizzazione intorno a questo progetto. Per renderlo possibile. Tutti possono costruire un pezzetto del grande sogno. "Alla Stella Maris si incontrano storie di vita, storie di speranza, anche storie di fede - dichiara monsignor Migliavacca -. L’annuncio della campagna per il progetto del nuovo ospedale è per regalare a più gente possibile e a chi è nel bisogno nuove storie di vita e nuove storie di speranza. Ci guida una stella, per tutti è luce, per chi crede è il Signore che ci guida e ci chiama". La campagna è il primo step di una serie di iniziative che per due anni accompagneranno i momenti più importanti del progetto con l’obiettivo di coinvolgere le famiglie, i cittadini, le imprese, le fondazione e gli enti che vorranno dare sostegno, a vario titolo, alla costruzione del nuovo ospedale dei bambini.
Che sarà una bellissima e moderna “casa” – oltre 12mila metri quadrati – dalle vele bianche, che condurrà i bambini e gli adolescenti con disabilità gravi e gravissime nel viaggio verso il miglioramento della loro qualità di vita. Il nuovo complesso edilizio conterrà 58 posti letto, 50 laboratori e oltre 30 ambulatori.
– ha detto il direttore generale Roberto Cutajar –. Quella resterà il centro direzione strategico, lì resteranno l’istituto di riabilitazione e la ricerca di base. Inoltre coltiviamo un sogno: quello di realizzarvi la Scuola di Alta Formazione Stella Maris". Un mondo in divenire, nel suo impegno quotidiano con il dolore e la speranza, che ha gli occhi ben spalancati sul domani. Proseguono, infatti, i lavori su Villa Giotto a Marina di Pisa dove saranno trasferite le attività attualmente nella sede di Montalto di Fauglia. Così come la nuova casa Verde di San Miniato, già realtà, cresce ancora con il terzo lotto che interessa una colonica che ospiterà l’attuale centro diurno che si trova a La Scala in locali messi a disposizione dalla Diocesi. Ma il futuro è anche adesso, l’importante e coglierlo e la Stella Maris tende la mano a tutti per dare un’altra svolta al suo cammino straordinario.