"Statalizzazione, sei posti a rischio"

Appalto servizi nidi e materne: la protesta sotto Palazzo Gambacorti

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"Questa statalizzazione non s’ha da fare così. A casa rischiano di rimanere sei lavoratrici". Lo dicono i sindacati che hanno indetto un’assemblea pubblica sotto il Comune su "Appalto nidi e materne nei servizi diversi dall’educativo". La scelta della progressiva statalizzazione di tutte le scuole materne del Comune di Pisa sta generando gravi ripercussioni in termini di salvaguardia occupazionale sull’appalto dei servizi diversi dall’educativo come cucina e ausiliariato": dicono al megafono i rappresentanti di Cgil, Fisascat, Cub, Uiltucs Toscana-Pisa, Cub e Cobas. "Per un anno intero abbiamo partecipato a riunioni in commissione, a assemblee nella sala consiliare del Comue ed incontri con dirigenti ed assessori. I passi avanti fatti sono naufragati il 9 settembre": dice Catia Santochi della Cgil-Filcam La sindacalista continua dicendo: "Dopo più di un anno di difficoltoso, e spesso assente, confronto sul tema, il 29 agosto , l’amministrazione comunale ha assicurato il proprio impegno a garantire il riassorbimento sull’appalto di tutto il personale in esubero dagli istituti recentemente statalizzati Agazzi e Calandrini, se necessario anche attivando servizi aggiuntivi,i per garantire ai bambini dovuta attenzione". "Nonostante negli ultimi mesi alcune lavoratrici avessero già agevolato la ricollocazione delle colleghe rimaste sull’appalto – si legge nel volantino – optando per incentivi all’esodo messi a disposizione dalle aziende affidatarie del servizio o acconsentendo a modifiche di mansioni eo sede lavorativa, il piano di ricollocazione del personale in esubero è stato infine recepito dell’Assessorato alle politiche socio educative del Comune di Pisa solo in parte. Infatti, durante la seduta della III Commissione permanente tenutasi il 9 settembre. L’assessore Munno ha ritirato l’impegno preso precedentemente dal sindaco stesso, e sta mettendo a rischio l’intero piano di ricollocazione del personale in esubero". "Dato il forte rischio di perdita di posti di lavoro e reddito da parte di molte lavoratrici – chiedono i sindacati – chiediamocon forza all’amministrazione comunale di rispettare gli impegni assunti nelle scorse settimane; in caso contrario si riservano di intraprendere ogni strada sindacalmente perseguibile". I posti a rischio sono tutti al femminile.

Ca.Ve.