Stangata sulla Tari: "Aumenti non equi e troppo frettolosi. Colpite le famiglie"

Sinistra Unita all’attacco dopo il passaggio in quarta commissione "Non si va in base alla quantità effettiva di rifiuti prodotti e non si affronta il problema degli utenti transitori che gravano sui residenti permanenti".

Sinistra unita per Pisa sull’aumento della tassa dei rifiuti, non ha dubbi: "Non c’è equità, c’è solo fretta per l’approvazione, e non c’è coerenza con le politiche per la famiglia". Dopo la discussione in sede di quarta commissione consiliare sulle nuove tariffe Tari, Luigi Sofia di Sinistra unita commenta: "La proposta di delibera della giunta comunale sa sulla tassazione della Tari si confronta con una serie di critiche fondamentali, sia di metodo che di sostanza. Sul piano metodologico, l’abitudine di accelerare le discussioni su misure di significativo impatto economico attraverso dichiarazioni di urgenza preclude un dibattito pubblico approfondito e la partecipazione cittadina. Questa prassi, per sua natura, limita la capacità di scrutinio e di opposizione, relegando questioni di ampia rilevanza a una trattazione superficiale e frettolosa. In termini di merito, la delibera presenta criticità evidenti. Non solo manca di innovazione, ma si allontana significativamente dal principio di equità fiscale, soprattutto in considerazione della tassazione basata sulla produzione effettiva di rifiuti".

Francesco Giorgelli, uditore in commissione per Sinistra unita aggiunge: "La proposta non affronta il problema degli utenti transitori, la cui presenza in città contribuisce notevolmente al volume dei rifiuti prodotti, gravando in modo sproporzionato sui residenti permanenti. Inoltre, l’accento posto sulla lotta all’evasione fiscale, pur necessario, rischia di apparire retorico se le azioni concrete non seguono, lasciando i cittadini a fronteggiare un onere fiscale crescente senza un reale sollievo. L’urgenza, quindi, dovrebbe essere quella di instaurare un sistema di tassazione realmente equo e proporzionato alla produzione di rifiuti". Sofia conclude dicendo: "Analizzando i dati disponibili, emerge un quadro contrastante nel contesto degli aumenti tariffari nei vari settori. In particolare, il settore commerciale registra aumenti massimi che si attestano al 1.9%, mentre per le famiglie, l’aumento può raggiungere il 7%. Questo dato suscita perplessità, considerando le politiche attualmente incentivate a sostegno delle famiglie. È paradossale notare come, nonostante queste iniziative, una famiglia con due figli debba affrontare un incremento significativo, del 7%, nei costi relativi alla gestione dei rifiuti. Tale discrepanza tra le intenzioni delle politiche familiari e gli effetti pratici sui bilanci familiari solleva dubbi e questioni che meritano un’analisi più approfondita". Nel 2023 il bonus Tari per le famiglie è stato accessibile con un Isee al di sotto o pari a 25mila euro.

Carlo Venturini