Squid Game, la Questura: "Pericolosa moda fra i piccoli"

La serie televisiva più vista di sempre e il rischio emulazione: "Se nelle chat circolano video violenti non esitate a segnalare alla polizia"

Fucili a pompa e maschere per celare il volto: anche questo è "Squid Game"

Fucili a pompa e maschere per celare il volto: anche questo è "Squid Game"

Pisa, 26 ottobre 2021 - I concorrenti competono in una varietà di giochi per bambini e ogni round si disputa fino alla morte: chi perde viene giustiziato sul posto. Ad ogni gioco le probabilità di morire crescono mentre il montepremi milionario, destinato all’ultimo superstite, sale per ogni vittima che giace sul campo. Ecco «Squid game», la nuova serie tv coreana in onda su Netflix che si appresta a diventare la più vista di sempre. Un concentrato di violenza, ma anche un veicolo di denuncia sociale: laddove potenti e ricchi si divertono sulla pelle di chi vive ai margini di una società iniqua, accettando – pur di godere di una nuova prospettiva – di farsi uccidere giocando a biglie o a «Un, due, tre stella».  

Tuttavia il contenuto di protesta sociale rappresenta una chiave di lettura meno immediata e poco accessibile per i più giovani. A bambini e pre-adolescenti resta impresso solo l’alto tasso di violenza associato ai più semplici divertimenti di tutti i giorni: sullo schermo, insomma, va in scena il grande gioco della morte. Spezzoni di video brutali si moltiplicano diffondendosi nelle chat di bambini e adolescenti e c’è chi – per emulazione – replica «Squid game» (sostituendo le pallottole con gli schiaffi) nei cortili o fuori dalla scuola. Un allarme sociale raccolto dai genitori e declinato dalla polizia di Pisa che, nelle scorse ore, ha diffuso un vademecum destinato alle famiglie: «Squid Game – si legge sul profilo Facebook della Questura di Pisa – è un fenomeno molto pericoloso che va di moda tra i bambini. Per questo ricordiamo ai genitori che la serie tv è classificata come vietata ai minori di 14 anni».

«Valutate – aggiunge ancora la Questura – se possa essere utile guardare la serie prima di esprimere assenso o dissenso alla visione dei vostri figli che hanno più di 14 anni. Parlatene in famiglia,  chiedete ai bambini/ragazzi cosa ne pensano anche se non hanno il permesso di vederla. Inoltre ricordate che quanto rappresentato nelle serie è frutto di finzione e che la violenza non è mai un gioco a cui partecipare». «I nativi digitali – conclude la Questura – hanno una visione differente da quella degli adulti e può essere utile conoscere il loro punto di vista sui rischi e sui fenomeni emergenti. Se poi avete contezza che stanno circolando tra i bambini e ragazzi giochi violenti che imitano quelle ritratte nella serie, non esitate a segnalare la cosa alla polizia».