REDAZIONE PISA

"Soluzione semplice se il problema siamo noi. Pronti a farci da parte"

Il presidente del Pisa esprime preoccupazione per lo sciopero della Curva, sottolineando l'impatto negativo sulla squadra e invitando alla collaborazione per superare la frattura con la tifoseria.

"Lo sciopero della Curva arreca un danno incommensurabile alla squadra". Così il presidente Giuseppe Corrado ha esordito nel corso della conferenza stampa di ieri, toccando il tema relativo alla tifoseria. Una frattura che ha portato il 27 gennaio allo sciopero dei gruppi organizzati sugli spalti dell’Arena, e che il presidente spera possa cessare: "Da un punto di vista economico non perdiamo niente: gli abbonamenti li abbiamo venduti. Ma noi cerchiamo sostegno, non ricavi. Il tutto si tramuta sul piano sportivo: abbiamo totalizzato sei punti in meno in casa rispetto alla trasferta. Con quelli saremmo vicini al Palermo". Corrado - come Knaster – si trovano però in accordo con i motivi che hanno portato alla protesta: "Ho sempre apprezzato la coerenza dei tifosi. Sia io che Alex li abbiamo capiti. Hanno le nostre stesse ragioni!". Ragioni capite e condivise ma, così come è cessato il silenzio stampa, è il momento che cessi anche lo sciopero: "Non venire allo stadio fa un danno alla società e alla squadra. Noi abbiamo fatto oltre il possibile per come stanno le cose, e proprio per poterle sostenere abbiamo bisogno che lo stadio torni a creare quel fattore campo e quel clima di soggezione agli avversari che conoscemmo all’epoca". Infatti, proprio l’atmosfera dell’Arena fu l’elemento che convinse il presidente a investire sette anni fa, come precisato: "Quando arrivammo qui non c’era nulla, stadio, campi, settore giovanile. C’era soltanto un grande tifo che ci convinse".

Per chiudere, un aut-aut, due diverse strade percorribili enunciate, in un improvviso cambio nel tono e nell’espressione: "Se il problema dovessimo essere noi, la soluzione sarebbe semplicissima: ci facciamo da parte. Se quello che stiamo facendo per Pisa non piace abbastanza ci sono alternative. Abbiamo molti comuni che da anni ci sollecitano. Possiamo iniziare un progetto da un’altra parte". Mentre, se il caso riguardasse l’altra faccia della medaglia, Corrado ha lanciato con un messaggio dalla difficile interpretazione: "Se i tifosi ancora ci apprezzano, che ci diano una mano. Una mano non soltanto per quanto riguarda il sostegno, ma anche nel rimuovere i danni che altri causano a noi. Che ci aiutino".

Lorenzo Vero