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Sinistra unita per Pisa presenta 90 emendamenti contro il bilancio di previsione

Sinistra unita per Pisa si oppone al bilancio di previsione con 90 emendamenti, criticando la mancanza di inclusività e politiche sociali.

La coalizione di Sinistra Unita

La coalizione di Sinistra Unita

Una gragnola di emendamenti, ben 90, sta per grandinare dai banchi consiliari di Sinistra unita per Pisa nei giorni 16, 17, 18 e 19 dicembre, date fatidiche per la discussione del documento unico programmatico e del bilancio di previsione.

Il capogruppo della lista Luigi Maria Sofia dice: "Siamo in consiglio per opporci a questa politica che va contro l’inclusività, la partecipazione, l’ecologia, il welfare, la cultura accessibile, il diritto alla casa ed alla salute".

Interviene Francesco Giorgielli: "Non si intravede nessuna azione di compensazione dall’uscita dalla Sds. Non c’è trasparenza sui dati che la maggioranza ha detto di aver raggiunto. Non si esplicita negli atti come sopperire alle mancate competenze di Pisamo nelle nuove mansioni di gestione culturale e turistica. Non si prevede l’abbassamento della Tari ed anzi si intuisce l’innalzamento".

Ilaria Degano della lista "Possibile" in coalizione con Sinistra unita aggiunge: "Nei documenti in visione, non c’è traccia di azzeramento di attesa delle liste di asili, non c’è traccia di politiche educative contro la violenza di genere e nell’approccio alle differenze di genere. Si incentiva la cultura delle tradizioni locali ma poi alla voce rapporto con Università, c’è il vuoto; non c’è scritto nulla".

Sofia aggiunge: "Sull’emergenza abitativa e sugli affitti brevi tipo B&B, la giunta fa finta di nulla, se ne lava le mani mentre dovrebbe farsi capofila di un drastico cambiamento".

Luca Guerrini di Ugs, aggiunge: "C’è una carenza totale di politiche giovanili e di spazi aggregativi veri; manca proprio una visione di socialità sostenibile ed inclusiva".

Le battaglie della lista sono note, tra queste quella secondo cui "la decisione di abbandonare la Sds rappresenta un grave passo indietro per il welfare territoriale, colpendo direttamente i servizi essenziali di cui i cittadini e le cittadine, soprattutto i più fragili, hanno bisogno. Tra questi, l’assistenza specialistica e i servizi di trasporto scolastico, fondamentali per garantire il diritto all’istruzione e alla salute.

La lista sottolinea come stia in Consiglio "a ostacolare la manovra regressiva di esternalizzazione della cultura, turismo e sport dell’amministrazione". E sul fronte sicurezza, la posizione è: "Creare una città in cui nessuno sia lasciato indietro, perché quando i quartieri sono abbandonati e regna il disagio sociale, diventano terreno fertile per fenomeni di criminalità".