Sindaci new entry e riconferme I ‘papabili’ del Pd

Nella rosa i deputati uscenti Ciampi e Ceccanti. Favorita Zambito, outsider Macelloni e Cecchini

di Gabriele Masiero

PISA

I deputati uscenti Lucia Ciampi e Stefano Ceccanti, l’ex assessora all’urbanistica Ylenia Zambito (oggi responsabile Infrastrutture della segreterai regionale del Pd), ma anche i sindaci di Peccioli, Renzo Macelloni, e di Capannoli, Arianna Cecchini. Sono i nomi della rosa di possibili candidati alle prossime elezioni politiche decisi l’altra sera dalla direzione provinciale dem e proposti alla segreteria regionale che dovrà elaborare nelle prossime tre settimane le liste per i collegi uninominali di Camera e Senato in Toscana e quelle dei listini plurinominali. E’ presto però per dire se questi saranno davvero i candidati in corsa per un posto nel nuovo Parlamento con posti sostanzialmente dimezzati. Non ci sono i big, che passano direttamente dalle scelte di Letta (che a Pisa comunque già sostiene apertamente Zambito e potrebbe benedire la sua candidatura nel plurinominale) e dall’eventuale concessioni di deroghe ad esempio per gli eletti in consiglio regionale, come nel caso del presidente dell’assemblea legislativa Antonio Mazzeo, che da più parti si vocifera possa essere schierato come candidato di peso all’uninominale anche se lui, come l’assessora regionale Alessandra Nardini, hanno già fatto sapere di voler continuare il loro lavoro in Regione.

Nel caso della Nardini, infatti, si potrebbe perfino aprire una finestra europea qualora la segretaria regionale Simona Bonafè (eurodeputata in carica), che sarà candidata, fosse eletta: l’assessora è infatti la prima dei non eletti, ma ha già fatto sapere ai suoi e al partito che preferirebbe proseguire il suo impegno nella giunta Giani. Cercano invece posti in lista i due parlamentari uscenti: Ceccanti potrebbe essere destinato dai livelli nazionale e regionale del partito anche in altri collegi, mentre appare più in salita la strada per Ciampi. Le candidature di Macelloni e Cecchini, nascono dall’esigenza di rappresentare i diversi territorio della provincia anche se, stando ai bene informati, le scelte della direzione non avrebbero convinto tutti: il sindaco pecciolese (indicato dai colleghi di Pontedera e Ponsacco, Matteo Franconi e Francesca Brogi) non convincerebbe tutta la Valdera, mentre la sindaca di Capannoli (indicata da Roberto Fiore, responsabile Ambiente della segreteria provinciale del Pd) è da considerarsi la vera outsider di questa consultazione. Ma l’area dem del Cuoio e della Val di Cecina non avrebbe gradito né il merito, né il metodo delle scelte che l’hanno letteralmente esclusa dalle proposte inviate alla segreteria regionale. Ora la palla passa a Firenze per poi finire sul tavolo di Letta.