Scritte offensive contro Giorgia Meloni "Questi vandali ci costano 20mila euro l’anno"

L’assessore Bedini: "Purtroppo contro gli stupidi non ci si difende. Serve la collaborazione dei cittadini per prenderli sul fatto"

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di Gabriele Masiero

Una serie di scritte contro Giorgia Meloni sono comparse in questi giorni in vari luoghi del centro cittadino. Tutte vergate con una bomboletta spray nera e firmate con i simboli degli anarchici e degli antagonisti. Scritte che non solo hanno imbrattato i muri cittadini, ma che in qualche caso sono state fatte su superfici in pietra e dove l’intervento di ripulitura è più complicato perché richiede valutazioni più approfondite per restaurare dopo il danno inferto.

La geografia dell’ultimo raid vandalico contro la leader di Fratelli d’Italia è stato compiuto quasi certamente di notte nel corso dell’ultimo week end e, almeno in un caso, il Comune ha già cancellato la scritta: "Meloni fuori" firmata dalla ’A’ dell’anarchia era stata vergata con bomboletta spray nera sul muro esterno di Palazzo Toscanelli, dove hanno sede gli uffici amministrativi della Scuola Sant’Anna. Ieri pomeriggio l’intonaco era stato ripristinato e la scritta cancellata. Più grave invece il graffito anti Meloni comparso sulla pietra del muro esterno del museo di San Matteo. Uno scempio che, purtroppo, resterà in bella vista per giorni prima di decidere come intervenire per non danneggiare la superficie pregiata. Altre scritte e simboli anarchici sono comparse sul muro del palazzo della Carovana, della prefettura e in altri luoghi del centro. Bravate che costano ai pisani un occhio della testa: "Solo nel 2022 - spiega l’assessore all’Ambiente, Filippo Bedini - abbiamo ripulito circa 800 metri quadrati di muri imbrattati spendendo quasi 20 mila euro". Negli ultimi quattro anni e mezzo la cifra sborsata dall’amministrazione sfiora i 100 mila euro per ripulire muri imbrattati da scritte di ario genere e da affissioni abusive. "Purtroppo contro gli stupidi non ci si difende - aggiunge l’assessore - anche se in questi anni, ad esempio, abbiamo riscontrato una grandissima collaborazione anche da parte dell’università di Pisa. Noi insisteremo e già siamo intervenuti per ripulire sugli intonaci le ultime scritte fatte contro la Meloni, come quella contro il ministro Speranza ("Speranza serial killer", ndr in Salita Soarta). Bisogna pulire prima possibile e creare un sistema tale in cui il contrasto al degrado è sostenuto e supportato dalla cittadinanza per diffondere sempre di più il concetto che vivere in un ambiente pulito e ordinato non è un vezzo, ma significa vivere in un luogo dove si valorizza il bello". Un percorso nel quale, secondo Bedini, "in città si sta registrando un cambio di sensibilità rispetto al passato: dove puliamo non sempre i muri vengono di nuovo imbrattati e la cittadinanza collabora nelle segnalazioni, che, se tempestive, sono l’unico deterrente, perché questi vandali si scoprono e si sanzionano solo se colti in flagranza e perché la visione delle telecamere anche quando riprendono una sagoma camuffata non permette quasi mai di risalire all’identificazione degli autori". Il Comune, infine, ha iniziato a ripulire i muri della golena d’Arno: "Se tutti insieme - conclude Bedini - impariamo a isolare sempre più questi soggetti, manteniamo ordinata la nostra città. Sia in centro che in periferia".