Il ritrovamento del corpo; nel riquadro Slaheddine Chamkhi (foto Del Punta/Valtriani)
Pisa, 4 settembre 2022 - L’ultima cella telefonica agganciata è quella nell’area di San Rossore, non lontano da dove è stato ritrovato il corpo (in via XXIV Maggio ai Passi). Inoltre, altezza, numero di scarpe e anche modello, taglia e vestiti corrisponderebbero. Il cadavere rinvenuto l’altra mattina per la pulizia di un campo potrebbe essere di Slaheddine Chamkhi, un giovane tunisino (33 anni) residente a Pisa e del quale non si hanno più notizie da oltre un anno. "Negli ultimi tempi ha abitato a Lucca perché là aveva trovato una ragazza", ci aveva spiegato il fratello. "L’ultima volta l’ho visto il 19 giugno del 2021. Poi più nulla".
La sua fidanzata "dice di aver perso ogni contatto con lui due giorni dopo. "Quando è andato dalla stazione ferroviaria di Lucca a casa di un amico". La famiglia si è rivolta all’avvocato Massimo Parenti per avere un supporto legale in questa ricerca. Ma, per una conferma, si attendono gli esiti della comparazione del Dna. Sono stati prelevati campioni proprio dal familiare più stretto, ora molto in apprensione. L’uomo era purtroppo entrato in un brutto giro - ci aveva spiegato il fratello - Si era già pensato a lui quando fu rinvenuto il giovane Pantaleo bruciato in via di Pescina, proprio l’estate scorsa.
Slaheddine Chamkhi, 33 anni compiuti, è alto un metro e 80, ha capelli scuri un po’ mossi e corporatura media. Il titolare della ditta di scavi, che ha fatto la scoperta giovedì tra gli arbusti, ha parlato di "capelli rossi". Il colore potrebbe però essere stato alterato dalla lunga permanenza alle intemperie. Il telefono del 33enne è risultato staccato, subito dopo la scomparsa, e non è mai stato più ritrovato.
Da chiarire anche la presenza di alcune parti di corda: sono servite a lui per porre fine alla sua vita oppure proprio con quella fune era stato legato e poi abbandonato nel campo? Saranno gli approfondimenti medico legali a stabilire le cause della morte.
An. Cas.