Caos voli cancellati, dopo lo sciopero nazionale del 4 giugno scorso, ieri i lavoratori tutto il comparto del trasporto aereo hanno nuovamente incrociato le braccia lasciando a terra, solo nello scalo di Pisa, almeno 25 voli. Lo sciopero, indetto a livello nazionale dall’Usb è andato avanti per 24 ore, tra le richieste dei lavoratori un piano di rilancio di tutto il settore del trasporto aereo per "fermare l’economia di guerra imposta dagli ultimi governi e che erode i nostri salari" come si legge nella nota sindacale. Su Pisa, lo protesta ha avuto un duplice risvolto locale come spiega Paola Marchi, Usb: "Insieme allo sciopero nazionale a Pisa e Firenze il personale di Toscana Aeroporti Handling sciopera anche contro l’accordo di Pooling fra le due società dell’Handling aeroportuale che prevede l’interscambio di personale e mezzi. Questo accordo – continua la sindacalista - è lesivo dei diritti dei lavoratori e ha un impatto fortemente negativo sui livelli occupazionali e su salute e sicurezza. Anche oggi (ieri ndr) vediamo come i lavoratori dell’azienda Consulta, quasi tutti a tempo determinato, vadano a coprire gli sbarchi e imbarchi dei voli di TAH, questo è un problema di politica sindacale oltre che di sicurezza sul lavoro". Tra le richieste dello sciopero a livello nazionale invece permane come per lo scorso 4 giungo la necessità di un aumento salariale di 300 euro in linea con il recupero dell’inflazione; l’indennità di vacanza contrattuale; Il ripristino dell’orario settimanale a 37,5 ore con la fruizione delle mense e ticket restaurant adeguati a otto euro; la modifica dell’articolo H37 sulla clausola sociale, per il mantenimento di tutti i diritti salariali e normativi e la revisione dei turni e aumento delle ferie, per favorire una maggiore conciliazione dei tempi di vita e lavoro. Al presidio di ieri mattina anche Potere al Popolo Pisa che aderisce alla mobilitazione: "Uno sciopero che si è inserito nella mobilitazione del personale aeroportuale in tutto il paese – spiega in una nota il partito della sinistra radicale -, contro le politiche di guerra del governo Meloni, contro l’attacco ai salari indotto dall’aumento dell’inflazione e per il rilancio di tutto il settore aeroportuale, sempre più preda delle grandi multinazionali europee del volo".
E.M.D.P.