RENZO CASTELLI
Cronaca

San Rossore ippodromo strategico. Dopo gli applausi, i tagli al merito

Alfea e il Rapporto di Sostenibilità: il Ministero inserisce l’impianto pisano tra i tre migliori d’Italia. E toglie fondi

Nel 2024, le presenze di pubblico nell’Ippodromo di Pisa sono state 38.460

Nel 2024, le presenze di pubblico nell’Ippodromo di Pisa sono state 38.460

Per il 18° anno la società ippica Alfea ha presentato (ovviamente l’unica in Italia) il suo ‘rapporto’ dal quale emergono i risultati sportivi, economici e ambientali di una stagione di corse. Quello che ormai è conosciuto dagli operatori come “Rapporto di sostenibilità” affronta vari aspetti dell’attività che si svolge sotto l’egida della società Alfea. Questa attività si sostanzia nella gestione di un impianto di allenamento e di un ippodromo che hanno ampiamente superato il secolo e mezzo e che anche nella stagione 2024-2025 ha prodotto, in termini economici, un saldo che sfiora gli 8 milioni di euro (esattamente 7,7). Le categorie interessate a questo movimento sono molteplici: fornitori, varie categorie ippiche, trasportatori, veterinari e maniscalchi, ristoratori, pubblica amministrazione.

Un capitolo significativo è anche quello nel quale si ricorda che Alfea è riuscita di nuovo a organizzare, utilizzando un finanziamento della Regione Toscana e con l’ovvio patrocinio del MASAF, il corso per artiere-allievo fantino, qualificando dodici allievi grazie a 600 ore di aula e a 300 ore stage. Gli allievi diplomati stanno già correndo con ottimo profitto sulle piste italiane ricucendo così una vicenda che ha visto nel passato uscire dalla scuola fantini di San Rossore personaggi che dominano il turf mondiale. Se è superfluo ricordare il ruolo che Barbaricina e San Rossore hanno avuto nella storia dell’ippica italiana grazie a grandi figure, di uomini e di cavalli, è invece importante ribadire come un’attività complessa come quella gestita da Alfea necessiti di una guida al vertice nazionale che appare ancora contraddittoria. Il nuovo sistema di classificazione degli ippodromi elaborato dal MASAF (il Ministero che presiede anche alle attività dell’ippica) ha visto San Rossore inquadrato tra gli ippodromi “strategici”, al terzo posto dopo Milano e Roma, e questa positiva circostanza ha fatto credere che, finalmente, ci si potesse aspettare un sistema che retribuisse giustamente il merito e la qualità. Purtroppo, invece, la misura dei corrispettivi che la nuova convenzione sta assegnando vanno nel senso opposto. Dopo il taglio di 100 mila euro dello scorso anno, la nuova convenzione prevede un’ulteriore diminuzione di 238 mila euro. Questo è accaduto: una mossa che minaccia la sopravvivenza stessa dell’attività societaria incidendo sulla qualità dei servizi che sarà possibile offrire. Con spirito giustamente polemico il Rapporto di Sostenibilità, nell’edizione 2024-2025, porta quest’anno in copertina questo titolo: “Tagli al merito”. Mai concetto espresso fu più preciso, polemico, provocatorio.

Renzo Castelli