
La polizia municipale al parco giochi di Ghezzano (foto Enrico Mattia Del Punta)
San Giuliano Terme (Pisa), 21 luglio 2021 - Il rombo, l’impennata e la moto "che salta la staccionata". "Ce la siamo visti arrivare addosso", racconta il padre del piccolo di 9 anni che è stato poi travolto dentro al parco giochi di Ghezzano, San Giuliano Terme (Pisa). Il bimbo è ora ricoverato al Meyer in prognosi riservata ma non è in pericolo di vita. "Siamo rimasti impietriti e ci sono voluti alcuni secondi per realizzare quello che era successo", continua il papà.
Fa caldo, tre ragazzini si conoscono da tempo e si ritrovano per due chiacchiere e un po’ di fresco con i loro cari. Alle 23.45 di lunedì ci sono tre famiglie a mangiare il gelato nei giardinetti nella piazzetta affacciata sulla Calcesana, strada trafficata. Una se ne va, restano le altre due. "Abbiamo visto il mezzo alzarsi su una ruota, avvicinarsi – racconta babbo Filippo, che è stato sempre accanto al figlio – è diventato un proiettile. Il marciapiede e la panchina si sono trasformati in una rampa. Sarei stato in linea con la traiettoria se il veicolo non avesse incrociato e divelto un arredo in cemento che ha deviato il percorso".
Ma la due ruote, non più governata (in molti hanno testimoniato che a un certo punto il centauro, un 20enne del posto, "dopo l’impennata ha perso il controllo") prosegue il viaggio e investe il bambino. "Ringrazio Dio che mio figlio è vivo. Ne avrà per un po’, ma si rimetterà. Non voglio giudicare e vorrei che nessun altro lo facesse. ‘Chi è senza peccato scagli la prima pietra’...".
Il ragazzo alla guida del mezzo è stato a sua volta soccorso per un malore. "E’ arrivato suo padre per chiedere scusa", racconta uno dei presenti. E Filippo risponde: "Ero già sull’ambulanza, ma dico che tra 10 anni anni potrei essere io quell’uomo. Esistono bravissime persone che possono fare una cavolata, non amo la caccia alle streghe".
Nella piccola frazione, poco dopo, arrivano anche il parroco don Alessio per dare supporto alla famiglia e i carabinieri di Migliarino per i rilievi, mentre il piccino viene trasportato al Pronto soccorso di Pisa. "Qui abbiamo trovato persone meravigliose che ringrazio, il medico ha poi deciso di trasferire mio figlio a Firenze". Il piccolo parla, è tranquillo. E chiede del viaggio in Sicilia che avrebbe dovuto fare partendo proprio oggi con i genitori e il fratellino più grande che ha assistito all’incidente. "Impossibile farlo adesso, ci penseremo tra un anno tutti insieme".