REDAZIONE PISA

"Salvate l’antichissima pieve di Palaia"

Una meraviglia unica messa a rischio da un movimento franoso. Il sindaco Gherardini scrive al Ministro: "Siamo preoccupati"

La Pieve di San Martino è un bene di inestimabile valore, un patrimonio di tutti, oltre che un simbolo di Palaia e un fondamento dell’identità del luogo. Monumento che è vessillo di un paese e di un territorio, edificato nel 1279, che adesso è minacciato dalla marcia spietata di un movimento franoso che si muove pericolosamente lungo il versante a Nord dell’antichissima Pieve. E’ una corsa contro il tempo per mettere al riparo questa meraviglia architettonica e culla di fede: il Comune ha iniziato, di concerto con la Diocesi, un certosino lavoro di pulizia del versante franoso per capire l’entità del movimento e presentare un progetto alla Regione per iniziare ad imbastire le prime progettualità.

Niente da fare: nel documento di Difesa del Suolo, approvato dalla giunta regionale pochi giorni fa, la richiesta di finanziamento presentata dal Comune per salvare la Pieve non è stata accordata. Ed ora il sindaco Marco Gherardini lancia un Sos al ministro dei beni culturali Dario Franceschini. "Purtroppo questa nostra meraviglia come sapete è minacciata da un importante movimento franoso ed è improrogabile agire per tutelare questo bellissimo bene culturale e religioso – sottolinea il sindaco l’amministrazione comunale, a seguito degli interventi di pulizia del versante interessato dalla frana eseguiti dell’istituto diocesano di sostentamento del Clero, che ringraziamo, ha potuto redigere nei mesi scorsi uno studio di fattibilità dell’intervento necessario. Conseguentemente abbiamo presentato richiesta di finanziamento delle spese progettuali alla Regione Toscana. Si tratta di cifre importanti, 70.000 euro per fare il progetto e oltre 900.000 euro il costo dei lavori di sistemazione del versante a nord della Pieve. Purtroppo nel documento di Difesa del Suolo, approvato dalla Giunta Regionale pochi giorni fa, la richiesta di finanziamento non è stata accordata".

Il Comune, quindi, sta lanciando un appello al governo romano, interessando il ministero della cultura. "Ho scritto al ministro Franceschini – riprende Gherardini – condividendo con lui la nostra profonda preoccupazione per il futuro della nostra Pieve e per valutare un auspicabile e diretto interessamento da parte del ministero stesso. Faremo di tutto per tutelare questo nostro prezioso gioiello di incommensurabile bellezza, e interesserò anche il ministero dell’ambiente per capire lungo quale linea di finanziamento muoverci, dato che il problema riguarda un importante dissesto idrogeologico".

Ile.Pis.