Si arrampica sul treno fermo: 13enne ustionato alle mani

Incidente nel deposito di Campaldo. Il ragazzino aveva raggiunto lo scalo in bici con un amico: salvato dalle scarpe in gomma

Soccorso dai sanitari del 118

Soccorso dai sanitari del 118

Pisa, 5 gennaio 2023 - Un mezzo miracolo ha evitato che un normale giro in bicicletta tra amici si trasformasse in un’autentica tragedia. Un ragazzino di 13 anni, pisano, si è infatti ustionato le mani dopo essersi arrampicato ieri sul tetto di una locomotrice di un treno merci in sosta al deposito ferroviario Campaldo e avere urtato o essersi appoggiato volontariamente ai cavi dell’alta tensione.

E’ stato trasferito in codice giallo al pronto soccorso dell’ospedale di Cisanello. Sull’episodio indaga la Polfer, mentre sul posto sono giunti anche i vigili del fuoco e i mezzi del 118. Secondo una prima ricostruzione fatta dalla polizia, l’adolescente era in compagnia di un amico quattordicenne quando in bicicletta hanno raggiunto lo scalo tecnico dove sostano i convogli merci in attesa di impegnare la linea ferroviaria per raggiungere le diverse destinazioni.

Qui il più piccolo dei due si è arrampicato sul tetto del locomotore e ha toccato, non è chiaro se in modo intenzionale o inavvertitamente, i cavi dell’alta tensione venendo investito da una scarica a circa 2300 volt che non ha avuto conseguenze più gravi solo perché indossava scarpe di gomma. Non avendo mai perso contatto con il terreno (in questo caso il tetto della motrice) la scarica elettrica lo ha attraversato senza ulteriori danni a parte le ustioni alle mani.

A dare l’allarme è stato l’altro adolescente che ha notato la scintilla e un rumore simile a uno scoppio senza più vedere il compagno che era stato scaraventato a terra.

Il tredicenne è stato rianimato sul posto, ma è salito in ambulanza cosciente. Ulteriori approfondimenti sono stati effettuati in ospedale, ma il ragazzino non è in pericolo di vita. L’episodio di ieri somiglia molto a un altro avvenuto lo scorso aprile sempre presso lo scalo merci pisano. In quell’occasione fu un diciassettenne a restare folgorato e che fu ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Pisa. Anche lui aveva raggiunto Campaldo insieme agli amici.

La Polfer oggi come allora ha avviato indagini per capire se l’incidente fu la conseguenza di una tragica distrazione, di una bravata maldestra o, peggio, se invece il tredicenne abbia voluto compiere una prova di coraggio magari da immortalare con il telefonino dell’amico per una qualche challenge (sfida) via social. Tutti puti ancora oscuri e sui quali toccherà agli inquirenti fare piena luce.

Gab. Mas.