Risonanze, mammografie, screening oncologici La sanità è lumaca: oltre duecento reclami

Una valanga di lamentele scritte arrivate negli ultimi mesi al Tribunale dei diritti del malato di Pisa: parla la presidente Daniela Puccini

di Carlo Venturini

PISA

Fioccano i reclami per le liste di attesa nella sanità pisana. Sono 209 le lamentele e le segnalazioni scritte arrivate al Tribunale del malatoCittadinanza attiva. Di queste, ben 84 riguardano la diagnostica e cioè ad esempio: mammografie, screening oncologici, risonanze magnetiche e Tac. A questa gragnola di lamentele, e reclami vanno aggiunte altre 46 segnalazioni riguardanti i "comportamenti dei medici e del personale sanitario". Tra queste ad esempio, venti riguardano la difficoltà ad avere informazioni chiare e certe, e 12 hanno sottolineato la difficoltà ad acceder alle cartelle cliniche. Come cartina al tornasole di questa situazione drammatica, Daniela Puccini, presidente del Tribunale, ci invia una lettera di una persona che doveva fare una visita oculistica per sospetto glaucoma.

"Questa persona – dice Puccini - si è rivolta a noi e ci ha raccontato di aver chiesto una visita oculistica ad aprile ma si è sentito rispondere che la prima data utile era nel 2023 e a Volterra". Cittadinanza attiva ([email protected]) definisce le liste di attesa "atroci" non degne di un sistema sanitario che voglia definirsi tale. "capiamo che c’è la stata la pandemia ma qui non si vede la luce in fondo al tunnel? Dov’è la ripartenza della nostra sanità? – dice Puccini che aggiunge: "Al prossimo incontro con i vertici di Asl ed Aoup chiederò come siano stati spesi gli oltre 30 milioni di euro per la sanità toscana. Cioè vogliamo sapere quante risorse sono state spalmate sul territorio". Intanto procedono senza sosta i lavori del nuovo ospedale di Cisanello. "Si parla in continuo di nuove strutture, impianti ed appunto del nuovo mega ospedale. Ok tutto bene. Vorremmo però che si parlasse parimenti però di assunzioni di personale, di medici, infermieri. C’è ad esempio un piano triennale che ci dica quanti medici verranno assunti? Ed i posti letto? Ci sembra che ci si concentri molto su aspetti strutturali senza dare pari risalto a chi l’ospedale, la buona sanità la fa e cioè al personale sanitario tutto" dice Puccini.

Sulle liste di attesa, interviene anche il sindacato dei medici Anaao con Mauro Ferrari che dichiara: "Le liste di attesa sono diventate inaccettabili per sistemi sanitari che vogliano definirsi non già eccellenti ma appena sufficienti, gli screening di prevenzione di gravi e potenzialmente letali patologie sono al palo e la tempesta diventa perfetta se aggiungiamo il deficit economico in cui versa la regione, che ha raggiunto in poco tempo il poco invidiabile primato nazionale. E da una riunione a fine aprile, dell’intersindacale delle sigle dei medici, è uscito un documento unitario in cui si tocca di nuovo il tema delle liste di attesa e si scrive: "Sono molte le perplessità per una evidente contraddizione, da una parte si chiede ai medici, che lavorano a ranghi ridotti e in condizioni di crescente disagio, di ridurre le liste di attesa, comprese quelle chirurgiche, accumulatesi a causa del Covid; dall’altra si riduce la possibilità di trattare i pazienti per mancanza del necessario materiale sanitario".