REDAZIONE PISA

Recupero della Torre di Caprona Raggiunto accordo pubblico-privato

Il sindaco Ferrucci soddisfatto: "Ora dobbiamo attrarre investimenti"

Recupero della Torre di Caprona Raggiunto accordo pubblico-privato

Sarà una strada tutta in salita, ma il percorso di recupero per la Torre di Caprona, luogo dantesco per eccellenza, è già segnato. Questo grazie alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa da parte del Comune di Vicopisano, Regione Toscana, dalla famiglia Conforti, proprietaria della preziosa torre che domina Caprona, dai Dipartimenti di ingegneria delle costruzioni e scienze della terra dell’Università di Pisa e da quello di Architettura dell’Ateneo fiorentino. "Una convenzione fra pubblico e privato - precisa il sindaco del Comune di Vicopisano, Matteo Ferrucci - con l’obiettivo di attrarre investimenti e sbloccare risorse necessarie per procedere con le indagini geologiche e gli studi di fattibilità, che sarà presentata a breve". Non un unicum per Vicopisano, conferma Ferrucci ricordando l’iter attivato in passato per il recupero della Rocca del Brunelleschi sempre con la stessa modalità pubblico-privato. Quello di Ferrucci è uno sguardo a volo di gabbiano sulle prossime tappe sul recupero della Torre degli Upezzinghi: "Dovremo come prima cosa cercare dei finanziamenti pubblici e privati per procedere con le indagini diagnostiche e geologiche, studi, rilievi e progetti in funzione di futuri interventi di messa in sicurezza, conservazione, restauro, valorizzazione e in seguito di realizzazione di un piano di fruibilità del bene da parte dei visitatori. Le idee da mettere in campo potranno essere molteplici, per esempio, attraverso l’organizzazione di visite guidate o alla fruizione dello spazio esterno. Ma è ancora tutto in divenire. Ciò che è certo è che, nonostante il pessimo stato in cui versa la torre e la sua particolare ubicazione, il nostro impegno sarà di restituire alla cittadinanza questo bene. La prima pietra è stata posata, una possibilità che fino a poco tempo fa sembrava a tutti noi impensabile".

Ilaria Vallerini