Prostituzione, ventitreenne pisana nei guai per favoreggiamento

Sottoposta all'obbligo di dimora a Pisa. Era il "braccio destro" di un rosignanese arrestato, che gestiva numerose donne e sei appartamenti

L'operazione Butterfly è stata eseguita dai carabinieri

L'operazione Butterfly è stata eseguita dai carabinieri

Pisa 6 marzo 2021 - Una ventitreenne di origine pisana è stata raggiunta della misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Pisa in seguito alle indagini su un vasto giro di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione effetuate dalla procura di Livorno con l'ausilio dei carabinieri di Livorno, Cecina e Pisa.

La giovane, indagata per il solo favoreggiamento  è risultata il "braccio destro" di un 45enne di Rosignano  Marittimo, arrestato per sfruttamento della prostituzione in quanto riconosciuto gestore "di una ben organizzata e stabile attività espletata da diverse donne", che spartivano con lui i ricavi. Dalle indagini è emerso che il 45enne reclutava le donne che intendevano prostituirsi e che si rivolgevano a lui, ben conosciuto negli ambienti tanto da vantarsi di avere di avere un’esperienza ventennale nel settore. Il "gestore" curava ogni dettaglio,  “licenziando” le donne che non garantivano determinati standard di prestazioni o che non si comportavano secondo i suoi voleri.

Il rosignanese disponeva,  tra le province di Livorno e Firenze, di almeno sei appartamenti, nei quali far prostituire le donne.  A trovarli era spesso la ragazza pIsana, la quale forniva all'uomo e alle prostitute schede dtelefoniche utilizzate per fissare gli appuntamenti. L’indagato si occupava anche del marketing, provvedendo ad inserire su più siti internet di incontri hot gli annunci delle donne, corredati da fotografie. Non solo la semplice pubblicazione di messaggi e foto ammiccanti ma anche un vero e proprio “controllo di qualità”: in alcune circostanze è stato documentato che l’uomo accompagnava talune donne a fare degli scatti fotografici ed in altre occasioni è emerso che era lui a scegliere le foto da inserire negli annunci. L’uomo, infine, svolgeva il ruolo di autista, accompagnando le donne presso i luoghi d’appuntamento. Per il lavoro svolto, le donne corrispondevano una cifra variabile: alle volte 100 euro al giorno, altre volte una percentuale sui guadagni quotidiani, comunque non meno del 30%.  Per sua stessa ammissione l’indagato ha accantonato circa 50mila euro in pochi anni. L’uomo si trova ora nel carcere “le Sughere” di Livorno. L'operazione, denomin ata Butterefly è stata svolta fra l'estate e la fine del 2020.