
La polizia di Stato lucchese ha arrestato uno spacciatore di origini marocchine di 34 anni, Ahmed El Bahi, trovato in possesso di ingenti quantitativi di stupefacenti, che ha gravitato spesso anche sul nostro territorio.
Nella giornata di lunedì la squadra mobile lucchese, dopo diversi giorni di faticoso pedinamento e accurate indagini, ha rintracciato ad Altopascio un soggetto che dalla fisionomia corrispondeva ad un magrebino già noto quale spacciatore e destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Lucca: doveva espiare la pena residua di anni 4 mesi 3 di reclusione, congiuntamente alla multa di euro 19.000 per reati che riguardavano le sostanze stupefacenti.
Per poter arrivare alla sua esatta identificazione, il giovane è stato seguito fino a Pontedera dove è stato definitivamente riconosciuto e tratto in arresto. Le indagini attivate dalla polizia nei giorni scorsi hanno portato gli investigatori alla conclusione che il giovane spacciava cocaina e hashish sia ad Altopascio che a Viareggio.
Pertanto è stato sottoposto a perquisizione personale e domiciliare che ha permesso di rinvenire e sequestrare: 11 chilogrammi di hashish suddivisi in 28 confezioni, più di 300 grammi di cocaina suddivisa in 8 involucri, e la somma di 3500 euro in 70 banconote da cinquanta euro falsi.
Ahmed El Bahi è stato quindi tratto in arresto, oltre per l’ordine d’esecuzione, in flagranza di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente (cocaina e hashish) nonché per il delitto di detenzione di banconote falsificate.
Si tratta di un grosso spacciatore già noto su tutta la Toscana il cui soprannome è “gitano”, proprio per la sua caratteristica di spostarsi frequentemente e velocemente e dimorare in un luogo solo per alcuni giorni.
Su di esso gli investigatori della squadra mobile avevano da tempo posto l’attenzione in quanto cedeva la sostanza stupefacente anche ad altri piccoli spacciatori ma proprio per la sua peculiarità di spostarsi sempre non riuscivano ad individuarlo.
Il trentaquattrenne si muoveva costantemente tra Altopascio, Capannori e Viareggio: in quest’ultima località preferiva recarsi nella Pineta di Ponente, ma negli ultimi giorni si recava a dormire anche nella provincia di Pisa e usava sempre auto diverse che si faceva prestare da conoscenti.
P. Pac.