Preoccupa il gap tra domanda e offerta

A settembre le imprese pisane con dipendenti prevedono di assumere 3.420 persone, dato in aumento rispetto ad agosto la cui previsione di assunzioni si era fermata a 1550 unità, ma in chiara diminuzionezione rispetto al settembre 2021 (-150

unità, -4%), una percentuale, quest’ultima, più alta del dato nazionale che, pure anch’esso in lieve diminuzione, si ferma al -0,4%. Questo è quanto emerge dai dati rilevati su un campione di di oltre 2mila imprese dall’indagine realizzata da Unioncamere con Anpal ed elaborati dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e dall’Isr. Sembra inarrestabile e con dimensione preoccupante, però, il gap domanda-offerta di lavoro

con il 52% delle posizioni offerte difficili da coprire a causa di mancanza di candidati (nel 32% dei casi) ovvero per canditati non considerati idonei dalle imprese (in un altro 17%

dei casi) o per altri motivi 3%): si tratta di un dato peggiore rispetto al 34% registrato a settembre dello scorso anno ma anche rispetto a quello nazionale che, pure

anch’esso in crescita, si ferma al 43%. "Il dato di settembre –

afferma Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest – indica come la propensione ad assumere personale da parte delle imprese sia condizionata dalla crescente incertezza e preoccupazione per la situazione geopolitica e per l’incidenza di fattori contingenti quali l’esplosione dei costi energetici, delle materie prime e della difficoltà nel reperirle. Un elemento di seria preoccupazione viene inoltre dall’aggravarsi del ’mismatch’ tra domanda e offerta di lavoro che nei nostri territori riguarda ormai un’assunzione su due. Intervenire è dunque prioritario e non a caso le linee strategiche del sistema camerale per il 2023-2025 vedono, tra i punti principali, proprio il tema dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro".