Pisa, senti che cosa dice Giani La Fiorentina in campo all’Arena

Il presidente della Regione parla dei lavori allo stadio Franchi che costringeranno i gigliati ad ‘emigrare’ "Mi impegno affinché la Viola resti a giocare in Toscana: Empoli, Siena, Livorno oppure sotto la Torre".

Il presidente Giani allo stadio Franchi

<p>Il presidente Giani allo stadio Franchi</p>

Pisa, 23 marzo 2023 –  C’è una clamorosa ipotesi all’orizzonte. La Fiorentina potrebbe giocare a Pisa. Parola del presidente della regione Toscana Eugenio Giani che ha paventato questo scenario a margine della firma di un’intesa con Auser. I viola infatti – a causa della ristrutturazione dell’Artemio Franchi –, saranno costretti a giocare ben due campionati al di fuori del proprio impianto. Nei prossimi mesi inizieranno i lavori propedeutici allo stadio e nei primi mesi del 2024 la Fiorentina potrà comunque giocare tra le proprie mura amiche, ma la riqualificazione dell’impianto durerà ben 2 anni e il rischio è quello di giocare nel 2026 lontano dalla propria casa, propro nell’anno del centenario.

Scende in campo quindi il presidente della regione Eugenio Giani, con l’obiettivo di far rimanere in Toscana i viola: "Sicuramente dobbiamo lavorare perché la Fiorentina giochi in Toscana. Altrimenti mi metto a disposizione perché la Fiorentina possa andare a giocare in uno stadio toscano – spiega Giani –, da Empoli a Siena, da Livorno a Pisa, ad Arezzo, alle realtà che la Toscana ha e che possano consentire, anche con lavori supplementari, di vedere una Fiorentina per non creare disagio ai propri tifosi nel doversi spostare. Come avvenne nel 1990, quando lo stadio fu oggetto dei lavori di ristrutturazione per i campionati mondiali, e le partite si giocavano a Perugia".

L’ipotesi di vedere la Fiorentina giocare a Pisa, ma anche a Livorno, appare quanto meno complessa per ragioni di ordine pubblico. Il ‘derby dell’Arno’ infatti ha radici molto profonde, fruttodella rivalità tra le città di Pisa e Firenze che risale addirittura al Medioevo, tra Guelfi (fiorentini) e Ghibellini (pisani), risvegliatosi in campo calcistico fin dai primi scontri nella stagione 1926-27. Per altro per capire come l’amicizia fra la tifoseria pisana e quella viola non sia mai sbocciata è sufficiente assistere ad una partita all’Arena e ascoltare la "voce" della Curva.