
Pisa sceglie Elly Schein Primarie, buona affluenza
di Gabriele Masiero
Si profila una vittoria netta di Elly Schlein nei 93 seggi della provincia di Pisa alle primarie del Pd per scegliere il segretario nazionale del partito e conseguentemente anche di Emiliano Fossi, collegato all’ex vicepresidente dell’Emilia Romagna, per la segreteria regionale. Lo spoglio si è chiuso a tarda notte ma fin dall’inizio si è capito che quella della trentasettenne deputata era una valanga rossa, capace di ribaltare gli equilibri fin qui conosciuti all’interno del partito. Anche l’affluenza, nonostante la giornata fredda e piovosa, è stata confortante e giudicata positivamente dai dirigenti del Pd. Ma quello che esce dai gazebo è un partito completamente diverso da quello che c’era entrato. E tutto da costruire. Con l’incognita, almeno per il capoluogo, del voto amministrativo di maggio. A Pisa Schlein ha vinto nettamente come da previsioni, ma il suo successo si profila ampio anche nel resto della provincia e questo potrebbe disegnare equilibri del tutto nuovi all’interno del partito con sviluppi tutti da decifrare nelle prossime settimane soprattutto per quanto riguarda il voto delle comunali, in termini anche di rapporti con gli alleati. Il deciso spostamento a sinistra del partito, infatti, avrà sicuramente riverberi nella composizione delle liste ma anche nei rapporti di forza tra ala riformista e la componente di Articolo Uno appena rientrata dentro il Pd. Al netto del risultato nazionale che si conoscerà solo stamani, il boom di voti per Schlein deriva anche da un elettorato che ieri ha scelto di esprimersi ai gazebo nonostante nelle urne voti abitualmente per altre forze politiche a sinistra del Pd.
L’indicazione è chiara: chi a Pisa ha sfidato pioggia e freddo vuole un partito che volga lo sguardo decisamente più a sinistra anche e soprattutto in vista delle amministrative del 14 e 15 maggio. Tocca ora ai dirigenti dem cercare di garantire un equilibrio per non provocare pericolosi terremoti interni alla vigilia delle elezioni, sapendo però che la tornata elettorale per la scelta del sindaco sarà tutta un’altra storia. E non si potrà puntare solo sull’ala sinistra della coalizione che sostiene Paolo Martinelli, ma cercare di mantenere buoni rapporti anche con la componente riformista e centrista. Non solo, il successo della sinistra dem favorirebbe anche un’intesa con il M5S, accordo che però potrebbe imbarazzare (e parecchio) +Europa e allontanare definitivamente la possibilità di un dialogo costruttivo con il Terzo polo e altre forze centriste in vista di un eventuale ballottaggio. Intanto però c’è da fare i conti con il presente. A Pisa hanno vinto Schlein e i suoi supporters (Ylenia Zambito e Alessandra Nardini prima di tutti) e perso Bonaccini (sul quale invece aveva puntato forte il presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo). Da oggi il Pd cambia pelle.