Missioni internazionali Onu, corso di Andrea de Guttry per i poliziotti cinesi che diventeranno “caschi blu”

La Scuola Sant'Anna ancora impegnata in Oriente

Andrea De Guttry

Andrea De Guttry

Pisa, 8 settembre 2014 -  Inizia la nuova missione cinese per Andrea de Guttry, ordinario di diritto internazionale alla Scuola Superioree Sant’Anna di Pisa, segnando un ulteriore capitolo per le relazioni istituzionali e accademiche con l’Oriente. Il 9 settembre si terrà a Pechino la presentazione del volume con prefazione di Romano Prodi, curato proprio da Andrea de Guttry con il ricercatore Emanuele Sommario e con Lijiang Zhu, docente alla China University of Political Science and Law, dedicato alla partecipazione italiana e cinese alle operazioni internazionali di peacekeeping.

Dopo l’evento del 9 settembre, a cui parteciperà l’ambasciatore italiano in Cina, Alberto Bradanini, Andrea de Guttry raggiungerà Lanfang (città a 50 chilometri da Pechino) dove, su invito delle autorità locali, terrà un corso sugli aspetti giuridici delle operazioni di peacekeeping per i  poliziotti cinesi che si apprestano a  partire come “caschi blu” per le missioni che vedono impegnate le Nazioni Unite. Il centro dove terrà lezione il docente della Scuola Superiore Sant’Anna è stato istituito nel 2000, per organizzare attività di formazione rivolte al personale di polizia cinese impegnato nelle operazioni di peace-keeping. Questo nuovo corso in Cina testimonia la notorietà e la credibilità acquisiti dalla Scuola Superiore Sant’Anna come uno dei centri mondali di eccellenza per la formazione del personale delle operazioni dei Caschi Blu.

“L’invito che mi è stato rivolto per il secondo anno consecutivo dal prestigioso centro di formazione  delle forze di polizia cinese di Lanfang – spiega Andrea de Guttry, uno dei pochissimi docenti occidentali a tenere lezioni di questo genere in Cina -  è un importante segnale dell’interesse cinese per le esperienze italiane in materia di peace-keeping e, al contempo un forte riconoscimento per il ruolo assunto dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa come centro internazionale di eccellenza per la formazione del personale destinato ad operare nelle missioni internazionali”.

Il volume che sarà presentato il 9 settembre è intitolato  “China’s and Italy’s Participation in Peacekeeping Operations – Existing Models, Emerging Challenges” (Lexington Books) e raccoglie venti contributi di accademici, di funzionari internazionali, di alti ufficiali delle forze armate e di esperti del settore, ricostruendo le tappe che hanno portato Italia e Cina a impegnarsi nelle missioni internazionali per mantenere la pace. Particolare attenzione è riservata alle motivazioni di carattere politico e ai valori di riferimento che caratterizzano questo impegno congiunto. I contributi esplorano, usando spesso un approccio di tipo comparativo, il quadro giuridico e istituzionale che regola il dispiegamento delle truppe italiane e di quelle cinesi, soffermandosi anche sugli interessi geografici e strategici che hanno contraddistinto l’azione congiunta nel continente africano. Il volume pone l’accento su aspetti finora ai quali la letteratura scientifica aveva dedicato scarsa attenzione, come la formazione del personale civile e militare impiegato in missione e le nuove funzioni che deve assolvere.