Esistono legami antichi che uniscono l’Italia e la Corsica in un rapporto profondo e duraturo, tutt’ora presente, ben definito e perfettamente individuabile e leggibile. E’ un rapporto che parla di una matrice culturale comune e di una storia che per lunghi tratti si è intrecciata dando vita ad espressioni artistiche, linguistiche e religiose di grande interesse sociale e storico. L’influenza toscana, in particolare quella pisana sulla terra corsa, risale all’XI secolo, esattamente al 1078 quando Gregorio VII proclamò la sovranità della Chiesa sulla Corsica, nominando legato apostolico il vescovo di Pisa Landolfo. E poi ancora nel 1092, come scrive la professoressa Rosaria Amico dell’Università di Studi Internazionali di Trento, "Urbano II elevò Pisa a sede arcivescovile assegnandole poteri metropolitici sulla diocesi di Corsica". Il papa, annota la studiosa, "affidò al vescovo pisano Daiberto il compito di riportare la popolazione dell’isola alla devozione e alla obbedienza alla Chiesa". Molti sono i collegamenti che uniscono la Corsica all’Italia e alla Toscana nello specifico; a ricordarceli è Gabriele Bini, vice presidente dell’associazione culturale italo-corsa "Pasquale Paoli" che consta attualmente di un centinaio di iscritti e il cui presidente è Stefano Tozzi.
"La Corsica – spiega Bini – è a tutti gli effetti una terra irredente del nostro paese e il legame in particolare con la Toscana è fortissimo. Nel corso dei secoli molti corsi compirono i loro studi all’Università di Pisa e la stessa città con i suoi dintorni fu la meta prescelta da parte di un gran numero di profughi che abbandonarono il territorio corso allorché cadde sotto l’egemonia francese; ancora oggi – continua il giovane ricercatore – ottantamila corsi parlano il dialetto isolano che fa parte degli idiomi toscani".
Quale sia l’elemento costitutivo l’associazione e quali gli intendimenti che essa si prefigge è lo stesso Gabriele Bini a dichiararlo: "L’associazione che sarà ufficializzata a breve e il cui statuto è nelle linee essenziali già redatto, ha come obiettivo primario quello di favorire un ravvicinamento tra la Corsica e l’Italia a livello culturale, linguistico ed economico considerando quanto vicina e contigua sia la cultura corsa a quella toscana e a quella italiana". Un impegno importante e di alto profilo quello dell’associazione e dello stesso Bini, impegnato attualmente a promuove una solida interazione tra le associazioni e le accademie italo-corse al fine di recuperare tutti quegli aspetti culturali che, nella storia, hanno unito i due popoli secondo la lezione ancora viva di Pasquale Paoli il grande nazionalista corso il quale ebbe a dire "Siamo corsi per sentimento,italiani per lingua, costumi,tradizioni".
Giovanni Bertozzi