
Report sull’economia del 2024: oltre due milioni di presenze grazie agli stranieri. Boom per gli alberghi del centro e del litorale, ma crollano i negozi di vicinato.
Il settore terziario traina l’economia pisana. E’ il quadro che emerge dalla relazione annuale sullo stato dell’economia provinciale della Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest. Il 2024 è stato un anno da record per Pisa, che ha registrato oltre 2 milioni (2.189.112) di presenze turistiche (+ 7,6% rispetto al 2023), trascinate soprattutto dagli stranieri (il 58,8% del totale). Il 2024 ha segnato un anno di consolidamento per il turismo nella provincia di Pisa, grazie alla spinta decisiva della componente internazionale. Le presenze complessive, sono cresciute del 4,8% rispetto all’anno precedente, mentre gli arrivi hanno registrato un aumento ancora più marcato, pari al 10,8%. A spingere il settore è stato il turismo straniero (+12,8% presenze) con in testa Germania, Olanda, Regno Unito e Francia. Al contempo il sistema ricettivo della provincia di Pisa ha mostrato segnali contrastanti, con una buona performance del comparto alberghiero e una flessione del segmento extralberghiero tradizionale.
Negli ultimi dodici mesi, il comparto alberghiero della provincia di Pisa ha mostrato una performance positiva, registrando un aumento delle presenze del 5,7% rispetto al 2023, per un totale di circa 1,4 milioni di pernottamenti. Gli arrivi hanno evidenziato un incremento ancora più marcato, pari al 7,3%, segnalando una buona capacità attrattiva e una domanda in consolidamento. Si tratta di un risultato nettamente superiore alla media regionale, dove le strutture alberghiere hanno segnato incrementi più modesti (+1,2% le presenze e +2% gli arrivi). La provincia di Pisa ha registrato una dinamica imprenditoriale positiva nel 2024, con una crescita dello 0,5% e 41.095 imprese iscritte a fine dicembre. Preoccupanti invece le oggettive difficoltà che riguardano settori chiave come il commercio al dettaglio: perse circa 1.100 strutture tra attività dedicate al dettaglio e pubblici esercizi rispetto al 2019, pari a una riduzione del 9%, una flessione superiore alla media regionale (-6%) e nazionale (-5%), corrispondente a una perdita di quasi 220 attività in media ogni anno.
"Il territorio pisano si conferma fortemente attrattivo soprattutto per il turismo internazionale, grazie anche a un sistema di accoglienza alberghiero in crescita, dove gli operatori continuano a investire per migliorare e qualificare sempre di più l’offerta - afferma il direttore generale Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli -. Tuttavia, non possiamo non allarmarci osservando le oggettive e grandissime difficoltà che riguardano il commercio al dettaglio, particolarmente critico per il non alimentare, che richiedono un’attenta analisi e l’implementazione di concrete politiche a sostegno del settore".