ILARIA VALLERINI
Cronaca

La resilienza di via Cattaneo. Due anni di Patto di Comunità

Nello spazio dello Sportello Sociale Dignitate, un progetto collettivo che ha generato coesione sociale e rigenerazione urbana. Sostegno di Fondazione Pisa.

Il cortile dello Sportello sociale di via Cattaneo, che festeggia. due anni di attività

Il cortile dello Sportello sociale di via Cattaneo, che festeggia. due anni di attività

Hanno ripreso in mano le fila di un quartiere e ne hanno tessuto una rete forte e resistente. E’ il risultato di un Patto di Comunità, nato durante il periodo della pandemia, come risposta al grido d’aiuto di un’area incuneata tra una desertificazione galoppante e crescenti disuguaglianze. Il progetto collettivo, che ha il suo centro operativo in via Cattaneo, unisce 12 realtà del Terzo settore tra cui cooperative, associazioni e oltre 40 volontari tra gruppi parrocchiali e singoli cittadini che si sono rimboccati le maniche con l’obiettivo di costruire una rete di supporto e accompagnamento per le persone più vulnerabili. Ciò è stato reso possibile grazie al sostegno dell’Unità pastorale di San Martino e San Marco alle Cappelle e di Fondazione Pisa che, con un investimento complessivo di oltre 500mila euro, hanno dato vita a due luoghi simbolo: lo sportello sociale Dignitatem (via Cattaneo 145/147) e il laboratorio di tessitura ‘Tessere Fraternità’.

"Abbiamo immaginato un progetto di "resurrezione" civile – ha spiegato Stefano Biondi, uno degli animatori dell’iniziativa, nel corso del recente evento aperto alla cittadinanza –. Sono stati ristrutturati alcuni beni della parrocchia e abbiamo messo insieme le risorse umane presenti sul territorio. Siamo partiti dalla ristrutturazione di un appartamento che, in un secondo momento, è stato messo a disposizione di 3 famiglie ucraine in fuga dalla guerra. Abbiamo creato lo sportello sociale che garantisce ascolto e orientamento su diritti fondamentali come lavoro, formazione, salute e casa, grazie all’impegno di volontari specializzati. Sono in moltissimi a rivolgersi a noi: è un porto di mare e su ciascuno creiamo un progetto cucito su misura. Grazie alla grande rete di sostegno territoriale circa il 70% ha trovato lavoro. Il dramma più grande che stiamo incontrando è l’emergenza abitativa: un vero e proprio abisso". L’assessore al Sociale Giovanna Bonanno si è detta entusiasta del progetto: "Ho manifestato la disponibilità a collaborare allo Sportello sociale, un’iniziativa che spero possa essere replicata in altri quartieri". "Eccome se serviva un punto di riferimento in questa zona– ha aggiunto il direttore della Caritas Diocesana di Pisa, Don Emanuele Morelli –. Più si semina il territorio di punti d’ascolto, dove i bisogni delle persone possono essere intercettati, più la rete si infittisce e si facilita la presa in carico delle persone".

Il progetto di via Cattaneo si estende anche al laboratorio di tessitura al civico 24, dove due maestri tessitori, Laura de Cesare affiancata da Paolo Benucci, insegnano l’arte su telai a mano, trasformandola in uno strumento di inclusione. "Al momento abbiamo 4 allieve - ha raccontato De Cesare - che provengono da diversi Paesi del mondo: Moldavia, Ucraina, Bangladesh e Senegal. E’ un’esperienza fantastica e una formazione utile per un eventuale inserimento lavorativo. Abbiamo ancora un sogno nel cassetto… creare la nostra linea di produzione per la vendita al pubblico".

Ilaria Vallerini