GABRIELE MASIERO
Cronaca

Il militante di lungo corso ‘Commissariateci’

Ha scelto la forma della lettera a La Nazione un anziano militante del Pd per fotografare il momento di caos...

Ha scelto la forma della lettera a La Nazione un anziano militante del Pd per fotografare il momento di caos...

Ha scelto la forma della lettera a La Nazione un anziano militante del Pd per fotografare il momento di caos...

Ha scelto la forma della lettera a La Nazione un anziano militante del Pd per fotografare il momento di caos che attraversa il Pd pisano. "Seguo come molti iscritti di base - scrive Aldo Bellani - quello che accade nel Pd solo attraverso i resoconti dei giornali e mi giungono solo sensazioni di ‘gran confusione’. Sono stato iscritto alla Sezione Berlinguer di Pisanova e al momento della svolta fui delegato per la mozione uno, quando vidi la palude che mi circondava, senza distinzione, andai alla riunione dei riformisti, quelli che contavano non c’erano. Chi comandava non mi mise nel comitato federale proprio perché ero andato a quella riunione. Risparmio la mia risposta e aggiungo che rimanere fossilizzati è inerzia".

Venendo alle diatribe interne di legate al congresso cittadino, Bellani osserva che "più che un congresso pare una conta e per esperienza posso dire che c’è chi verifica e se crede di vincere va avanti, se è in forse o è in procinto di perdere chiede l’unitarietà e allora bene io sono per essere unitario, ma con queste contrapposizioni la vedo dura". Il militante dem tuttavia avverte che "vincere nel partito e perdere nel Paese non porta lontano" e ricorda che per tornare a essere una comunità politica coesa il Pd "deve chiudere la questione Capannoli, che ho seguito sui giornali, ma i fatti dicono che chi, ha vinto nel partito ha poi perso le elezioni e allora per dare un segnale chi ha potere nel partito valuti l’ipotesi di un commissariamento per aprire un confronto con gli iscritti e gli elettori".

Una soluzione, conclude Bellani, che a "qualcuno potrà sembrare una sconfitta a me, e credo di non essere il solo, sarà il segnale di volontà unitaria e sul tesseramento chiudo con una massima evangelica: ‘chi è senza peccato scagli la prima pietra’".