GABRIELE MASIERO
Cronaca

PISA Giallo sulle sponde dell’Arno. Precipita dalla spalletta e muore

Il 23enne sarebbe caduto in acqua accidentalmente nel corso della notte. Ma non si esclude alcuna ipotesi.

Il 23enne sarebbe caduto in acqua accidentalmente nel corso della notte. Ma non si esclude alcuna ipotesi.

Il 23enne sarebbe caduto in acqua accidentalmente nel corso della notte. Ma non si esclude alcuna ipotesi.

Un tunisino di 23 anni, senza fissa dimora e con qualche precedente di polizia, è stato trovato morto ieri mattina all’alba nel centro di Pisa, lungo la sponda dell’Arno, riverso a terra in un lago di sangue sulla banchina di cemento sottostante le spallette. Sull’episodio indagano i carabinieri che propendono per una caduta accidentale avvenuta probabilmente quando era ancora buio, in una zona che di sera è frequentata da centinaia di giovani.

Sulle spallette da anni è vietato sedersi e sporgersi. E i cartelli di divieto sono diffusi in tutti i lungarni del centro con messaggi in italiano e in inglese.

E’ stato un operatore ecologico a dare l’allarme: era sceso per ripulire i resti della movida (vetri rotti e immondizia di vario genere) accedendo alla banchina dallo scalo davanti alla prefettura. Quando il personale del 118 è giunto sul posto, lo straniero era già morto. Sarà l’autopsia probabilmente a indicare agli inquirenti l’ora del decesso.

Intanto gli inquirenti hanno acquisito le immagini della videosorveglianza urbana. Sulla piazza antistante il luogo della caduta c’è una telecamera e la speranza è che abbia registrato qualche immagine utile. Secondo gli investigatori tuttavia non ci sarebbero testimoni che hanno assistito alla caduta visto che non ci sono state richieste di soccorso in orario notturno. Per ore la vittima è rimasta senza nome: è stata identificata grazie al telefono cellulare trovato accanto al cadavere. I carabinieri sperano che anche dalla sim dello smartphone possano arrivare indizi utili a ricostruire l’accaduto.