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Pisa: colf si dimette per fare la mamma. Ma, per lei, niente indennità di disoccupazione

Acli Toscana: “La scelta di rinunciare al posto di lavoro accedendo all'indennità per dedicarsi alla cura del proprio bambino non può diventare un 'privilegio’ solo di alcune categorie di lavoratrici”

Un reparto maternità

Pisa, 4 agosto 2023 – Niente indennità di disoccupazione per una colf diventata madre: è successo a Pisa, secondo quanto denuncia in una nota Acli Toscana, che lamenta «una vera e propria discriminazione tra lavoratrici», e paventa «un precedente significativo e controverso in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità».

La collaboratrice domestica in questione, si spiega, è diventata mamma quest'anno e ha deciso di dimettersi dal proprio posto di lavoro per stare con il bambino, effettuando la regolare procedura presso l'Ispettorato territoriale del lavoro al termine del congedo obbligatorio di maternità: tuttavia, si è vista negare l'indennità di disoccupazione Naspi, che viene garantita dall'Inps alle lavoratrici dipendenti.

«In questo modo le lavoratrici domestiche, a differenza di tutte le altre, non possono dimettersi per dedicarsi alla cura del proprio bambino ed accedere a indennità di disoccupazione», sottolinea Giacomo Martelli, presidente di Acli Toscana. «In una società in cui sempre più donne sono costrette ad effettuare una scelta tra carriera e famiglia, c'è anche chi quella scelta non può permettersela», afferma Elena Lo Giacco, responsabile parità di genere di Acli Toscana, spiegando che «apriremo un dialogo con forze sindacali, associazioni e autorità politiche per modificare l'attuale assetto normativo e tutelare la maternità di tutte le lavoratrici. La scelta di rinunciare al posto di lavoro accedendo all'indennità di disoccupazione per dedicarsi alla cura del proprio bambino non può diventare un 'privilegio’ solo di alcune categorie di lavoratrici».