"Mio fratello Piero, un uomo buonissimo". Morte cerebrale per il medico in pensione

Orsini, neurologo specializzato nella riabilitazione. "Era uscito a fare una passeggiata, non sappiamo darci una spiegazione"

Pisa, 11 gennaio 2023 - "Mio fratello è un uomo che dir buono è poco". Piero Orsini, il 74enne colpito con violenza e atterrato lunedì pomeriggio in via Bovio, mentre faceva una passeggiata, "cammina tutti i giorni", "non ce la farà". I familiari fanno la spola tra casa e ospedale per stare vicino all’ex medico in pensione. "Un neurologo che ha lavorato tanto nel campo della riabilitazione", come scriviamo anche nelle pagine nazionali , è in morte cerebrale. Una famiglia ("babbo pisano e mamma calabrese") che non dice una parola sull’aggressore. "Non lo conosciamo e né crediamo che lo conoscesse mio fratello. Siamo stati avvisati dal Pronto soccorso di quanto accaduto. E sì, pensiamo che sarebbe potuto accadere a chiunque".

Piero abita alla fine di Corso Italia, a poca distanza dal numero 30 di via Bovio dove ha incontrato il 25enne fiorentino appena fuggito dallo studio del vicino pischiatra Giovanni Placidi dove era andato con il padre. Il babbo si è assentato per recarsi in bagno e il giovane è sceso in strada. Poco più avanti ha trovato il neurologo che non ha avuto neppure il tempo di reagire. Secondo quanto ricostruito fino a ora - nella zona non ci sono le telecamere della videosorveglianza - non ci sarebbe stato alcun approccio. Zero parole. Solo la distruzione. Le botte.

Prima pugni, poi, una volta a terra i calci. A quel punto le presenze si susseguono, una dopo l’altra. Arriva Domenico dal palazzo vicino, tenta di fermare il giovane ma viene gettato a terra. "Dalla violenza anche l’aggressore cade". Poi sopraggiungono marito e moglie che urlano, anche loro. In molti nel quartiere si affacciano alla finestra. "Ma che cosa sta succedendo?", si chiedono. Vedono il 74enne steso, non si muove, non parla. "Ho chiamato io l’ambulanza", aggiunge Tiziana Guggino che ha tenuto all’uomo la mano durante le manovre rianimatorie. E’ stato poi trasferito al pronto soccorso già gravissimo. La morte cerebrale è sopraggiunta poco dopo. Si valuterà se sarà possibile l’espianto degli organi. Il 112 attiva la procedura d’urgenza avvisando le forze dell’ordine.

In questo caso la polizia, indagano le Volanti e la squadra mobile. Il quartiere viene circondato e il fuggitivo preso. Intanto lo studente fiorentino è piantonato in ospedale, al Santa Chiara, la convalida dell’arresto si terrà con probabilità oggi. Non ricorda e non sa dire perché abbia preso di mira proprio l’ex medico. "Probabilmente sarebbe potuto capitare a chiunque". E durante la convalida potrebbe aggiungere qualche parola anche se fino a ora è stato per lo più "in silenzio".