Petizione a tutela del verde urbano. Un manifesto per gli alberi di città

Stop abbattimenti infiscriminati: la raccolta di firme su Change.org lanciata da ricercatori e associazioni

Petizione a tutela del verde urbano. Un manifesto per gli alberi di città

Petizione a tutela del verde urbano. Un manifesto per gli alberi di città

"Il verde non è solo un colore". Nasce il manifesto per la tutela e valorizzazione del verde urbano e nasce in maniera spontanea in seno ad un gruppo di 16 tra cittadine e cittadini appartenenti al mondo accademico (Unipi) della ricerca (Cnr) e dell’associazionismo (Lipu, Italia Nostra, Legambiente). Il manifesto è consultabile e vi si può aderire su Change.org, al link: https://chng.it/HLbjk5rHqK. La nascita del manifesto è dovuta principalmente ai tagli di alberi ad alto fusto con amplia chioma. "A Pisa abbiamo assistito a una nuova attenzione da parte dei media al tema del Verde - si legge – anche a seguito di abbattimenti di molti alberi di grandi dimensioni. Via di Pratale, Porta a Lucca, Bagni di Nerone, ma anche luoghi privati, quali l’ex distretto, hanno subito pesanti abbattimenti. I grandi alberi in città hanno funzioni indispensabili: in un recente studio condotto a Pisa sono risultati 8-10° di differenza tra via Rosselli e via Baracca (sotto i pini) e via Giovanni Pisano (sotto i ligustri), alle 13 in agosto". "Le grandi chiome – scrivono i firmatari - mitigano la violenza delle piogge, dando il tempo al suolo di assorbire l’acqua completamente. Per una valutazione appropriata della compensazione bisogna considerare la copertura a verde più che il numero di alberi, sebbene un albero giovane fissi più CO2 di uno senescente, conta l’intercettazione di tutti gli inquinanti atmosferici, che le piante a foglia caduca non svolgono in inverno. Potature drastiche di arbusti attivi in inverno, come gli oleandri, riducono fino ad azzerare le loro funzioni ecologiche". Cambia il clima ma anche il paesaggio. "Altri casi – dichiarano i firmatari - come quello più recente del Parco Pungilupo o in Piazzale Genova hanno fatto riflettere i cittadini e le cittadine sulla presenza di alberi di grandi dimensioni, spariti in un giorno e del conseguente cambiamento nel paesaggio. La passeggiata davanti alla Stazione, il Parco alla Sesta Porta, il Parco di Mau, sono tutti esempi di parchi e servizi accessibili, che devono fare i conti con alberelli di piccole dimensioni e vaste aree assolate d’estate sono infrequentabili". Concludono i firmatari: "Riteniamo che questa strategia debba essere rivista, non possiamo aspettare 30 anni che gli alberi crescano, il problema è ora. Conservare e curare l’esistente, integrandolo nella progettazione, valorizzare la vegetazione spontanea (boschetti, aree umide, prati fioriti), utilizzare soluzioni basate sulla natura. Tetti e muri verdi, tagli differenziati, rampicanti per creare zone d’ombra, aiuole per catturare la pioggia e drenare, proteggere il suolo, efficaci per trattenere e degradare inquinanti e patogeni". Primi firmatari del manifesto sono: Francesca Bretzel, Andrea Scartazza, Valerio Lazzeri, Cristiana Sbrana, Fabrizio Cinelli, Ugo Macchia, Ewa Karawaka, Pietro Carrozza, Michele Imbrenda, Rosa Chiarello, Marco Giglio, Andrea Somma, Monica Deri.

Carlo Venturini