
Maria Cristina
Rampiconi*
Domenica si celebra in tutto il mondo la Giornata dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Era il 1989 quando per la prima volta fu adottata una convenzione internazionale per tutelare e proteggere i bambini di tutto il mondo. Ai bambini, la Convenzione Onu, riconobbe tutta una serie di diritti sociali, politici, culturali ed economici. L’attuale Agenda 2030, chiede, tra l’altro, di porre fine a tutte le forme di violenza, traffico e sfruttamento dei minori e tra i principali diritti umani, la stessa Dichiarazione riconosce il Diritto alla Vita, alla Libertà e alla sicurezza personale.
Vorrei soffermarmi volutamente sul primo ed essenziale, aspetto, senza il quale ovviamente, neppure gli altri potrebbero sussistere. In un mondo veloce, fortemente individualista, consumista, c’è ancora molto da fare per tutelare il diritto alla vita, e per comprendere che i bambini sono già, prima di nascere, soggetti di diritto non negoziabile, e che ogni Stato dovrebbe farsi carico di difenderli. La forte denatalità che caratterizza anche il nostro Paese, merita azioni e strategie volte a tutelare il diritto alla vita in tempi brevi, al fine di risollevare le sorti di un Paese che tende lentamente a sparire. Il Diritto alla Vita, i diritti inalienabili del nascituro, meritano tutta la nostra attenzione: cittadini, scrittori, esperti del settore, politici che mettano subito in campo azioni di sostegno ad essa, senza delegarla alla libera scelta del singolo, che mette seriamente a repentaglio la sopravvivenza di una intera società. Fratelli d’Italia, nel proprio programma elettorale, sostiene la natalità con azioni organiche: la progressiva introduzione del quoziente familiare, l’aumento degli importi dell’assegno unico, le campagne di informazione e comunicazione di natura medica sul tema della fertilità, gli incentivi alle aziende che assumono neo-mamme, il rafforzamento del sistema dei congedi parentali e di maternità per i lavoratori dipendenti e autonomi e molto altro.
*Responsabile
Dipartimento famiglia
FdI Grosseto