REDAZIONE PISA

Peculato a San Rossore, due assolti e una condanna

Tre anni e sei mesi per l’ex ragioniere capo dell’ente Vittorio Monni. Il fatto non sussiste per. Paglialunga e De Prosperis

Si è concluso con due assoluzioni ed una condanna il primo grado di giudizio sulle presunte responsabilità gestionali del Parco di San Rossore. Un processo per peculato scaturito da un’inchiesta del 2013 della guardia di finanza che fu spinta anche dalle segnalazioni del collegio dei revisori. Assolto – l’aveva chiesto anche il pm – perché il fatto non sussiste, Sergio Paglialunga, 67 anni, di Pisa, ingegnere, e direttore del Parco, ora in pensione, difeso dall’avvocato Stefano Del Corso. E assoluzione anche per Massimo De Prosperis, 66 anni, di Pisa all’epoca dei fatti addetto all’ufficio ripristino del servizio di pianificazione del territorio, anche lui pensionato, assistito dall’avvocato Alessio Bertola. Per De Prosperis la pm aveva chiesto 3 anni di reclusione. Il collegio ha condannato, ritenendolo responsabile di peculato, a 3 anni e 6 mesi, l’ex ragioniere capo dell’ente Vittorio Monni, 69 anni, di Pontedera, anche lui assistito dall’avvocato Del Corso, per il quale la pm aveva chiesto 4 anni e mezzo. Monni, che probabilmente farà appello, in qualità di contabile è stato ritenuto responsabile di aver "cambiato" gli assegni – successivamente portati in banca – anticipando il contante.

C. B.