Un palpeggiamento sul sedere. Improvviso. Che arriva in una normale serata in un locale, nella massima tranquillità: poi quella mano inattesa e deprecabile, che cambia tutto e che fa scorrere lungo la schiena non un brivido di piacere, ma di paura. Un brivido che lascia la vittima del gesto sbigottita e, comprensibilmente impaurita. Ma è lei stessa, qualche attimo dopo, superato il primo timore – anche per rendersi conto e prendere piena contezza di quello che le è accaduto – a fare le mosse giuste perché le forze dell’ordine potessero rintracciare rapidamente l’autore del gesto, prima che si dileguasse per diventare un fantasma per la strade di Pisa. Magari allontanandosi anche dalla città. Tutto è accaduto a Pisa, in pieno centro nella serata di giovedì. Ma vediamo quella che è la prima ricostruzione del fatto e come l’uomo è stato individuato e portato negli uffici della polizia.
Pattuglie della squadra volanti della Questura sono intervenute in Piazza Manin a seguito della segnalazione per aggressione ai danni di una quarantenne pisana. Più in particolare, nella circostanza, la donna si trovava con un gruppo di amici nei pressi di un locale della zona del Duomo, quando un uomo, a lei sconosciuto, le si avvicinava palpandole, appunto, il sedere. Il soggetto, messo in atto il gesto, si è poi allontanato velocemente verso piazza Cavallotti. La vittima dopo un attimo di sbigottimento ha deciso di agire in prima persona e si è messa a seguirlo senza farsi notare, ma allertando al contempo la sala operativa della Polizia di Stato che ha inviato sul posto le due volanti.
E’ grazie all’inizia della donna e al tempestivo intervento degli agenti, se il soggetto è stato individuato e fermato prima che tentasse di fuggire. Da qui tutti gli accertamenti di rito e di legge grazie ai quali l’uomo è stato identificato in un cittadino dell’ Est Europa 37enne, residente a Venezia.
L’uomo, già controllato di recente in città in stato di ubriachezza, non ha dato alcuna spiegazione del suo gesto ed è stato accompagnato in Questura, dove è stato sottoposto ai rilievi foto dattiloscopici da parte della polizia scientifica e denunciato alla Procura della Repubblica per il reato di violenza sessuale. Un reato sanzionato severamente dal codice penale, che all’esito delle risultanze delle indagini potrà essere eventualmente contestato – su richiesta della procura – al 37enne in un processo davanti i giudici del collegio del tribunale di Pisa.
C. B.