Pallone argentino al panificio "Quel calcio in videochiamata"

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La videochiamata intercontinentale abbatte ogni confine: "La partita dell’Argentina la vediamo anche con la nostra famiglia che vive a Rosario grazie al cellulare. Siamo sempre in contatto". Un Oceano nel mezzo che può essere superato da un calcio al pallone. Gerardo Pepino e Valter Lattanzi vendono schiacciata e altre delizie nella loro storica panetteria in Piazza Sant’Omobono, nel cuore più profondo di Pisa. Italianissimi – "perché siamo tutti figli dell’Italia. La mia famiglia era piemontese, quella di Valter viene dalla lucchesia" –, eppure al tempo stesso argentini nell’anima. "La nostra quotidianità è qui a Pisa – racconta Gerardo – però quando gioca l’Argentina ci ritroviamo insieme". Così lo sport fa rima con famiglia e affetto: "Ammetto – racconta Gerardo – che quando ho sentito i tifosi argentini cantare una canzone dedicata ai soldati morti alle Malvinas mi sono emozionato. E’ una ferita ancora aperta". Anche la telecronaca di Daniele Adani è stata particolarmente gradita: "Ho fatto più tifo perfino di noi – dice –. In Sud America è già un idolo. Ha nominato quartieri della nostra città, Rosario, che nessuno conosce. Ci ha stupito". Dal 2002 a Pisa, Gerardo e il cugino Valter lavorano con il sorriso nella panetteria. "L’ultima partita – racconta Valter – l’abbiamo in salotto ed eravamo solo argentini. Abbiamo raccolto tutti i parenti che abitano qui e ci siamo piazzati davanti alla tv". Tifando soprattutto per Messi, di Rosario: "Come noi e come Che Guevara".

E con un derby brasiliano da vivere (si spera) prossimamente in casa: "Nel nostro negozio lavora Castilho, un ragazzo brasiliano. Speriamo in un incrocio sudamericano in semifinale. Sarebbe un derby anche in panetteria". Sapendo che il calcio non è la vita vera, ma per molti "soprattutto in sudamerica, un affare davvero molto serio".

Saverio Bargagna