
Opera della Primaziale Pisana: la svolta Andrea Maestrelli nuovo presidente
di Paola Zerboni
PISA
"La Deputazione, ad
unanimità, nomina come nuovo Operaio Presidente il dottor Andrea Maestrelli". Poche righe ad annunciare una svolta epocale per l’Opera Primaziale Pisana, dopo 24 anni sotto la guida dell’editore Pierfrancesco Pacini. Colui che ha segnato in modo indelebile le pagine più importanti della storia recente del sito Unesco: la riapertura al pubblico della Torre pendente, arrivata nel 2001 proprio sotto la sua guida e dopo un restauro-kolossal durato dieci anni per stabilizzarne la pendenza. Il recupero delle superfici lapidee del campanile più famoso al mondo, il nuovo allestimento del museo dell’Opera del Duomo, il restauro delle 16 vetrate istoriate, realizzate nel corso del XIX secolo, del Battistero, la ripartenza dopo la pandemia. Al suo posto – "in maniera inaspettata, ma nel segno della continuità", come egli stesso puntualizza, Andrea Maestrelli, dottore commercialista, classe 1964. Pisano doc, per nascita e studi (liceo Dini, laurea in economia e commercio, specializzazione) e una carriera, costruita con lavoro e impegno, in importanti aziende (Metalplastic, Piaggio, Recordati, Pozzi Ginori, Gruppo Perini, Società aeroporti toscani, solo per citarne alcune), proseguita poi con incarichi direttivi in Sogefarm (società delle farmacie comunali di Cascina), Amicobus, Fondazione Opera Giuseppe Toniolo e società Acli service Pisa srl. Ed è titolare, con Francesco Luperini, della L&M Consulting, affermata società di consulenza specializzata in materie aziendali, fiscali e societarie. Sarà lui l’Operaio Presidente del prossimo triennio.
"Un’evoluzione inaspettata – dice –, la presenza del dottor Pacini in seno alla deputazione lasciava presumere che sarebbe stato lui a tenere ancora il timone del prossimo triennio. Evidentemente è subentrata l’esigenza di rinnovare e la scelta è caduta su di me. Non ho militanza ultradecennale come il dottor Pacini, ma ho maturato esperienza nella Fondazione Opera Giuseppe Toniolo, che produce un grande impegno sotto il profilo dell’attività divulgativa culturale, operando già all’interno di un circuito ecclesiale".
Si chiude un’epoca. Ma si aprono mesi importanti per la Torre, che sta per compiere 850 anni. Si sente pronto?
"La carne al fuoco è tanta. Mi preme intanto rivolgere un ringraziamento e un apprezzamento per l’operato che da anni il dottor Pacini ha svolto e continuerà a svolgere per la Primaziale. Stamani (ieri, ndr) abbiamo ripercorso insieme gli importanti obiettivi che ha conseguito. Gli ho riconosciuto il merito straordinario di aver saputo calare la figura del manager aziendale in una realtà ecclesiale che gestisce un complesso monumentale e museale di rilevanza mondiale. Obiettivo della deputazione è dare continuità a tutto questo, alla sua ricerca della qualità totale. Rimane lui il nostro ‘benchmark’, il parametro di riferimento. Solo attraverso la ricerca della qualità totale è possibile raggiungere risultati importanti sui più vari aspetti, dal bilancio alla conservazione di monumenti e opere di valore inestimabile. Per dare alla cittadinanza il senso di un ente che deve esser visto come baluardo dei valori di Pisa e della cristianità".
Che operaio presidente sarà?
"Non voglio fare il presidente in via accessoria. Voglio farlo a tutto tondo. È un impegno gravoso, ma il lavoro non mi scoraggia. Ammesso che io sia un cavaliere, sono un cavaliere di spade, se ho ottenuto qualcosa l’ho sempre fatto con lavoro e impegno. Quello che metterò all’interno di questa mia esperienza. Lunedì ho i primi incontri tecnici con il dottor De Felice e l’ingegner Cela. Subito al lavoro.
Conosce il sindaco Conti?
"Ho un rapporto di conoscenza. Lo stimo per i risultati che è riuscito a portare a questa città. Mi sembra una persona che ha a cuore le sorti della chiesa pisana, è sempre presente alle celebrazioni religiose. Ha dato e dà un segnale molto forte, che lascia ben sperare per una stretta collaborazione".
A chi dedica questa giornata?
"Alla mia famiglia. A mia moglie Fulvia, che mi ha sempre sostenutoanche quando rientravo tardi, perché lavoravo fino ad orari notturni. E ai miei figli che hanno sempre compreso".