Odissea con il traghetto per tornare dalla Sardegna

Pesanti disagi a Golfo Aranci per decine di turisti, tra cui anche molti pisani

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Centinaia di persone in attesa sotto il sole. Per ore. Non è stata una bella domenica per i passeggeri della Corsica Sardinia Ferries in rientro a Livorno dalla Sardegna, tra cui una comitiva di pisania.Tutti pronti all’imbarco, ma il traghetto che doveva partire alle 14.30 dallo scalo di Golfo Aranci (vicino Olbia), non si è visto. La compagnia di navigazione ha informato i passaggeri che c’era un problema tecnico e che la nave sarebbe salpata alle 18 deviando la rotta da Livorno a Piombino. "Il problema – spiega Francesca Marini di Cascina in rientro dalla Sardegna con il fidanzato Federico – è che abbiamo saputo dello spostamento della corsa quando ormai eravamo qui e siamo condannati a rimanere ore sotto il sole in attesa della nave. Senza contare il fatto che il dirottamento a Piombino ci costringe anche ad allungare il viaggio in macchina nel cuore della notte quando una persona è davvero stanca". La compagnia da parte sua si scusa con i passeggeri per il disagio e fa sapere che si tratta di "un problema tecnico sul quale ci si sta già adoperando e informando tutti i passeggeri. Il dirottamente su Piombino ci consente di recuperare il ritardo che la nave ha accumulato nelle ultime due rotazioni, poiché la tratta SardegnaPiombino è più breve della tratta SardegnaLivorno". Quindi la scelta di cambiare rotta da una parte consente di accorciare il viaggio di almeno un’ora o anche un poco di più, ma dall’altra espone i viaggiatori a una deviazione imprevista che può creare disagi di altro tipo. Perché da Piombino a Livorno ci sono quasi 90 chilometri di strada.

Dovevamo arrivare a casa, a Cascina, abbastanza presto – afferma la pisana Francesca Marini – avevamo prenotato apposta la nave alle 14.30 per non fare tardi e poter riprendere le attività senza stress il lunedì mattina. Invece ci troviamo, nella migliore delle ipotresi ad arrivare dopo l’una di notte a Piombino e a casa un’ora e mezzo dopo o anche due, dipende da quento tempo si impiega per lo sbarco". E in effetti proprio i tempi di imbarco e sbarco delle auto sui traghetti sono uno dei motivi dei ritardi accumulati in questi giorni di grande movimento turistico. Le manovre richiedono più tampo quando la nave deve essere completamente riempita sia per salire che per scendere. Basta poi che una vettura abbia qualche problema e allora si accumulano ritardi che in questi giorni di super traffico si moltiplicano. Ma ieri evidentemente c’è stato qualche problema in più perché la Mega Express ha salpato da Golfo Aranci alle 18.40, con un ritardo di oltre 4 ore.

Luca Filippi