REDAZIONE PISA

Nuovo soprintendente ai beni culturali Arriva da Roma

Si chiama Esmeralda Valente, architetto, viene dalla Direzione generale Arte e archietture contemporanee del Mibact

In arrivo un nuovo soprintendente per Pisa e Livorno. Il Ministero dei Beni Culturali ha nominato ieri Esmeralda Valente, architetto specialista in restauro e attualmente responsabile dei progetti speciali di Architettura e Periferie urbane presso la Direzione Generale Arte, Architetture contemporanee e Periferie urbane nello staff del Direttore Generale del Mibact. Valente prenderà il posto di Andrea Muzzi, il "super-soprintendente" che in questo momento è titolare di Siena, Arezzo e Grosseto e tiene l’interim di Pisa e Livorno.

La nomina della nuova soprintendente, che resterà in carica come da prassi per tre anni, arriva in qualche modo a sorpresa, dopo un interpello lampo fra i funzionari del Ministero. L’incarico di Andrea Muzzi sarebbe infatti scaduto a giugno e il Covid, che in generale ha rallentato molti processi della pubblica amministrazione, in questo caso non ha interferito. Esmeralda Valente, si legge nel suo cospicuo curriculum, ha curato ricerche, mostre, incontri e attività formative dedicate a personalità significative dell’architettura del Novecento, e a temi emergenti nel dibattito architettonico e urbano contemporaneo. Fra i vari incarichi, dal 2010 al 2015 è stata responsabile del Centro archivi MAXXI Architettura del MAXXI – Museo Nazionale delle arti del XXI secolo di Roma. Componente di gruppi tecnico scientifici di ricerca sull’architettura moderna e contemporanea italiana, è stata – dal 2007 al 2015 – membro del comitato tecnico scientifico dell’AAAItalia (Associazione archivi di architettura).

In settimana è previsto lo scambio delle consegne con Andrea Muzzi che lascerà alla nuova soprintendente una importante eredità di progetti realizzati in questi anni con tenacia e da portare avanti, come il restauro della Chiesa di San Francesco o la conclusione del progetto legato al Museo delle Navi Antiche di Pisa, con l’insediamento del Centro di Restauro del Legno bagnato e la riqualificazione dell’ex complesso di San Vito e dell’area interna.

Nell’era Muzzi la Soprintendenza pisana si era trovata ad affrontare e risolvere importanti questioni nodali, come il caso bancarelle in piazza dei Miracoli o il caso Moschea. Anni caratterizzati anche da importanti finanziamenti ottenuti dal Ministero dei Beni Culturali per mettere in campo progetti legati ad emergenze e interventi cospicui per la tutela di aree e monumenti in tutta la provincia di Pisa.

Eleonora Mancini