Non si ferma all’alt sperona i carabinieri e si tuffa nel fiume Arno

Maxi inseguimento nella notte tra lunedì e martedì: il giovane ha lanciato anche un carrello contro i militari, due feriti. Arrestato: ha l’obbligo di firma.

Non si ferma all’alt  sperona i carabinieri  e si tuffa nel fiume Arno
Non si ferma all’alt sperona i carabinieri e si tuffa nel fiume Arno

Inseguimento per mezza città, incidente con l’auto dei carabinieri, tuffo nel fiume e poi le cure in ospedale. Nella notte tra il lunedì dell’Angelo e ieri controllo non facile in città. I militari della Sezione radiomobile della Compagnia di Pisa, durante un servizio ordinario di verifica della circolazione stradale, hanno arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato, contestandogli anche la guida senza patente perché mai conseguita, un italiano di 27 anni, con precedenti penali, che aveva già la misura di prevenzione personale dell’"avviso orale".

Intorno all’una di notte, il giovane alla guida di un’auto, non si ferma alla richiesta da parte degli uomini dell’Arma. Carabinieri che gli avevano intimato l’alt dato che - avevano notato - viaggiava ad alta velocitè. Ma l’uomo, anziché stopparsi, continua la corsa, di fatto, fuggendo.

Dopo una serie di manovre definite "spericolate" sempre dai militari, proprio per seminare i carabinieri, il giovane ha speronato la Gazzella; a quel punto è stato costretto a lasciare la vettura, ma ha continuato la sua corsa a piedi. Fino a che, arrivato sugli argini dell’Arno in zona Piagge, si è tuffato nel fiume. "Lo abbiamo visto sparire", hanno raccontato gli operatori che erano sul posto. Preoccupati, hanno chiamato i vigili del fuoco con i fari e allertato anche i loro colleghi con i mezzi subacquei da Firenze. Allarme poi fatto rientrare non appena l’uomo è stato avvistato di nuovo in strada. Era vicino a un centro commerciale. E qui ha tentato di colpire i militari scagliando loro addosso un carrello per la spesa. Militari che sono riusciti però a bloccarlo.

L’uomo è stato accompagnato in caserma (in stato di arresto), ma è stato prima rifocillato, ha ricevuto bevande calde e coperte asciutte. Essendosi tuffato nelle acque gelide e avendo poi girato all’esterno con i vestiti bagnati, aveva sintomi di un principio di assideramento. Ed è stato quindi trasportato in ambulanza in ospedale, dove è stata confermata la diagnosi. Anche due carabinieri sono rimasti feriti e hanno ricevuto 7 giorni di prognosi ciascuno.

Ieri mattina si è tenuta la direttissima, il giovane non aveva la patente e quindi temeva il controllo. Arresto convalidato, ha l’obbligo di firma tre volte a settimana.

A. C.