"Non evento eccezionale ma vera crisi climatica. Prendiamone coscienza"

La crisi climatica è il risultato di un modello di sviluppo sbagliato. Prendere coscienza del problema e assumersi le responsabilità è necessario per gestire gli effetti del cambiamento climatico e prevenire il dissesto idrogeologico.

di Luigi Sofia*

Seguiamo con preoccupazione e angoscia i fatti che hanno coinvolto il nostro territorio, la regione, la provincia e la nostra città, in particolare Marina di Pisa. Qualcuno lo definisce, per cronaca, maltempo o evento eccezionale come afferma il sindaco. No, è crisi climatica. È il drammatico risultato di un modello di sviluppo nocivo e sbagliato, da ribaltare da cima a fondo. L’allagamento di Marina di Pisa, l’albero caduto davanti alle scuole Lorenzini, l’albero crollato in via Vittorio Veneto e quello tra via della Ripaiola e via Fonda venuto giù dopo tantissime segnalazioni che si sono susseguite in questi anni da parte del comitato di quartiere, richiamano ad una riflessione profonda e ad un assunzione di responsabilità per chi governa la cosa pubblica ed è responsabile della salute delle cittadine e dei cittadini. Nnon sarebbe stato meglio tenere chiuse le scuole, evitando così di tenere aperti flussi pericolosi di spostamento di vetture da diversi comuni di persone che vanno a studiare e a lavorare a scuola? È possibile gestire, attraverso una programmazione di lungo periodo, gli effetti del cambiamento climatico attraverso piani strutturati per prevenire il dissesto idrogeologico? Sì, se si prende coscienza del problema e se si assume il cambiamento climatico non come sinonimo di maltempo ma come fenomeno ordinario figlio del nostro malato modello di sviluppo, con cui fare i conti attraverso scelte radicali che hanno a cuore il benessere del territorio e delle nostre comunità. È stato giusto non rinnovare ao gli accordi per partecipare alla rete dei comuni sostenibili? (PAESC) Quando un piano di adattamento al cambiamento climatico e per il dissesto idrogeologico? Noi abbiamo le nostre proposte, sia nell’immediato, sia strutturali nella distanza, dispiace il fatto che la maggioranza del consiglio comunale di Pisa non accetti il confronto ma insista in un percorso autocelebrativo difendendo e rilanciando solo ciò che ha fatto in questi anni, purtroppo ormai inadeguato e poco efficace.

* Consigliere comunale di Sinistra Unita