"No alla base militare". Mobilitazione a San Rossore per fermare il progetto

Il movimento si riunirà lunedì alle 11 al parcheggio Cascine Vecchie "Presidieremo e difenderemo il parco con ogni mezzo a disposizione".

"No alla base militare". Mobilitazione a San Rossore per fermare il progetto
"No alla base militare". Mobilitazione a San Rossore per fermare il progetto

PISA

Il movimento ’No base’ si riunirà lunedì alle 11 davanti al parcheggio Località Cascine Vecchie del parco di San Rossore, per ribadire la contrarietà alla realizzazione della base dei carabinieri al Cisam nei confini dell’area protetta, in occasione della riunione della comunità del Parco che deve esprimere un parere sullo studio di prefattibilità tecnica presentato nel corso della riunione svoltasi a Roma lo scorso 6 settembre. "Non importa - afferma il Movimento - quanto possano essere ‘eco’ sostenibili le nuove strutture, sono le attività previste di addestramento militare che sono incompatibili con il delicato equilibrio ecosistemico di quei luoghi. Con quale processo democratico e rappresentativo si esprimeranno i sindaci e i presidenti della provincia che non hanno avuto il tempo per confrontarsi pubblicamente né con la cittadinanza né tanto meno all’interno delle istituzioni collegiali elette? Per questo abbiamo deciso che presidieremo e difenderemo il Parco chiedendo alla comunità di esprimersi in maniera decisamente contraria e ci uniamo al coro di chi da più parti chiede trasparenza: lo studio di prefattibilità tecnica sia reso pubblico e accessibile a tutti".

"Il silenzio sullo studio illustrato al sindaco Michele Conti e ai presidenti del parco, Lorenzo Bani, della Provincia, Massimiliano Angori, e della regione, Eugenio Giani - attacca Ciccio Aultetta consigliere comunale di Una città in comune e Unione popolare è l’unica vergognosa risposta in questi giorni. Conti, Angori e Bani hanno questo studio di fattibilità, ma anche il sindaco di San Giuliano, Sergio Di Maio: perché non lo rendono pubblico? Perché si nascondono dietro il silenzio? Tutto questo mentre la destra mette il bavaglio al consiglio comunale di Pisa impedendo che si discuta l’argomento da noi richiesto".

No alla base anche da Sinistra unita per Pisa che ricorda come "l’alleanza di centrosinistra intorno alla candidatura di Paolo Martinelli era basata sul presupposto del ‘no consumo di suolo’, cui si affianca il suggerimento di utilizzare caserme dismesse già esistenti per razionalizzare l’esigenza dell’arma dei Carabinieri: purtroppo, oggi vediamo nelle decisioni assunte da figure istituzionali di centrosinistra che governano il territorio come Province, Regione e Parco un’impostazione contraria a quanto per noi irrinunciabile".

La forza politica infine critica "aspramente, come già avvenuto in numerose altre occasioni, la decisione di Conti di muoversi in solitudine autoreferenziale, rifiutando il confronto e il dialogo e ponendo scadenze ravvicinate che rendono qualsiasi approfondimento del dettaglio della proposta di difficile attuazione".