"Nelle difficoltà ci siamo uniti Bello il segnale di rinnovamento"

Il maggiore sergente. Angelo Rossi:. "Ce l’abbiamo fatta . tutti insieme"

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Da tamburino a responsabile del corteo storico della parte di Mezzogiorno. Angelo Rossi, nuovo Maggiore sergente della parte australe del Gioco del Ponte, racconta e presenta l’edizione 2022, a tre anni dall’ultima volta.

Rossi, questo è il Gioco della ripartenza. Cosa significa per lei e per la parte di Mezzogiorno?

"Sono stati anni duri per tutti. Un evento come il Gioco del Ponte, quando si ferma, è molto difficile farlo ripartire. Non solo a livello di figuranti, ma anche di attrezzature ed eventi collaterali. Eppure ce l’abbiamo fatta, tutti insieme, con una Pisa unita sul Ponte di Mezzo. Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo cercato di dare il meglio di noi con il massimo dell’entusiasmo. Dopo tanti anni siamo riusciti a fare anche a realizzare le nuove bandiere della parte, un ulteriore segnale di ripartenza".

In questi anni di pandemia avete incontrato le maggiori difficoltà con gli allenamenti. E’ corretto?

"Sì, perché anche le palestre sono rimaste chiuse, durante il lockdown. Questo ha creato non poche difficoltà, per le tante restrizioni che ha avuto il movimento. Ecco perché il 25 giugno sarà un Gioco diverso dagli anni precedenti. Una vera preparazione è stata imbastita soprattutto negli ultimi 3 mesi, mentre solitamente la disfida sul ponte è il culmine di un lavoro che dura tutto l’anno".

Si aspetta delle sorprese sul ponte?

"Senza dubbio, anche perché, in linea generale, ci siamo trovati entrambi, sia Mezzogiorno che Tramontana, nella stessa situazione. Di solito c’è sempre un’idea relativa ai valori in campo il giorno del Gioco del Ponte, ma quest’anno ci sarà un effetto sorpresa che genererà grande imprevedibilità".

Potrebbe essere l’occasione giusta per la rivincita?

"Penso sia davvero difficile stabilirlo. Ci tengo però a dire una cosa. Il Gioco è basato sull’aggregazione e la condivisione di valori, non sull’isolamento di questi anni. Molti hanno sofferto per questo. Però c’è anche un rovescio positivo della medaglia. Nelle difficoltà ci siamo uniti tutti e anche il Comune ci ha dato una grande mano".

A proposito di questo, come è stato il vostro rapporto con il Comune?

"C’è stata grande collaborazione con una voglia di ripartenza reciproca, anche da parte della stessa amministrazione comunale. Sono stati sfruttati al meglio questi anni di fermo dando un segnale di rinnovamento oltre che di ripartenza, anche riguardo al regolamento tecnico. Plaudo al grande lavoro del sindaco Conti e l’assessore Bedini, persona squisita e disponibile". Sente che l’edizione 2022 possa essere attesa dalla città?

"I lungarni saranno gremiti".

Come riassumerebbe il Gioco del Ponte in una parola?

"Passione".

Michele Bufalino