Guardie di città, altri due agenti senza permessi

Controlli a tappeto delle forze dell’ordine dopo la rapina a Navacchio finita nel sangue. Paolini era assunto come semplice steward

La scena della tragedia e, nel riquadro, la vittima Davide Giuliani

La scena della tragedia e, nel riquadro, la vittima Davide Giuliani

Pisa, 18 agosto 2015 - Simone Paolini era assunto come semplice steward. Altri due agenti del corpo Guardie di città trovati senza i permessi in regola. Rapinatore ucciso al Palabingo: ispezionati gli uffici dei vigilantes. L’agenzia rischia ora pesanti sanzioni e addirittura la sospensione o la revoca della licenza.

A far scattare i controlli a tappeto il fatto che al momento dello scontro a fuoco l’agente in servizio, Simone Paolini, non aveva né l’autorizzazione né il porto di pistola validi. Paolini, che ora è indagato per omicidio preterintenzionale, giovedì scorso all’alba ha sparato e ucciso il suo collega Davide Giuliani che, con un casco in testa e una pistola in pugno, voleva portargli via l’incasso della serata della sala giochi di Navacchio. Il paradosso in tutta questa storia è che, mentre Paolini era in servizio senza averne titolo, il suo aggressore, Giuliani, aveva tutti i documenti in regola nonostante fosse in congedo familiare ormai da otto mesi. Anche per chiarire come sia stato possibile tutto ciò gli agenti di polizia, carabinieri, guardia di finanza e ispettorato del lavoro ieri per tutto il giorno hanno passato al setaccio gli uffici dell’agenzia di guardie giurate a Ospedaletto, cercando di capire se quello di Paolini si sia trattato di un caso isolato o, al contrario, fosse una prassi consolidata e come lui ci fossero altri vigilantes abitualmente in servizio senza tutte le carte in regola.

L’ispezione è stata disposta dalla Prefettura per accertare eventuali altre irregolarità nella gestione del personale ed è cominciata ieri mattina poco dopo le 10 per concludersi nel primo pomeriggio. Secondo i primi riscontri pare che altri due agenti del corpo Guardie di città siano stati trovati senza i permessi validi. Un riscontro che aggrava ulteriormente la posizione dell’agenzia di vigilantes. Durante i controlli di ieri decisivo è stato anche l’intervento della guardia di finanza i cui uomini si sono concentrati in particolare su tutti gli incartamenti necessari a verificare gli aspetti contrattualistici dei dipendenti. Sembra che anche lo stesso Paolini, d’altronde, avrebbe dovuto ricoprire solo incarichi come steward.

Intanto dal Corpo Guardie di città confermano di aver ricevuto la visita delle forze dell’ordine, ma per il momento preferiscono non commentare. "Aspettiamo il prosieguo delle indagini e poi daremo le nostre spiegazioni", annuncia l’amministratore unico Mariano Bizzarri Orlandini.

Claudio Laudanna