Muore all’improvviso Remo Pallini Lutto nel mondo del volontariato

Ex direttore di banca, era responsabile della mensa dei poveri in San Francesco

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Lutto nel mondo del volontariato pisano per l’improvvisa scomparsa, a 77 anni di età, del ragionier Remo Pallini. E’ stato colpito da un malore, nella serata di venerdì, mentre stava rientrando a casa dopo aver seguito la messa nella chiesa di Santa Cecilia. E’ qui infatti che attualmente si celebrano le funzioni religiose della parrocchia di San Francesco, chiusa per restauri da alcuni anni. Ed è proprio alla parrocchia di San Francesco che è legato il nome e l’impegno di Remo Pallini, da oltre vent’anni responsabile della mensa dei poveri "Lodovico Coccapani", da sempre punto sicuro e di approdo per tante persone in difficoltà. Instancabile organizzatore, persona generosa e sempre disponibile, Remo Pallini è stato un punto di riferimento nella vita parrocchiale, fin dai tempi dell’indimenticato padre Umberto e poi di padre Antonio, di padre Costantino e di padre Remo che negli anni si sono susseguiti alla guida della comunità di San Francesco.

Un impegno, quello nel volontariato, al quale Remo Pallini si era dedicato con passione dopo una vita di lavoro trascorsa all’interno dell’allora Cassa di Risparmio di Pisa, dove era stato assunto giovanissimo, negli anni Sessanta: primo incarico all’ex agenzia sotto i portici di palazzo Pretorio e poi nella sede centrale in piazza Dante fino a diventare direttore di filiale (a Vecchiano, a Marina e all’agenzia presso il ponte della Fortezza) e infine ispettore nella sede delle Benedettine.

La camera ardente è alle cappelline della Misericordia in via Pietrasantina e le esequie saranno celebrate, domani, lunedì alle ore 11 nel chiostro di San Francesco, all’ombra di quel campanile che Remo Pallini aveva così tanto amato. In questo momento di profondo dolore giungano sentite condoglianze alla signora Marisa – proprio l’anno scorso la coppia aveva festeggiato i 50 anni di matrimonio – e ai figli, gli amici Simone (con la moglie Nicoletta) e Stefano, ai quali va un forte abbraccio da tutta la redazione de "La Nazione".

Guglielmo Vezzosi