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Muore di Sla il chirurgo Gianluca Giovannetti. La moglie: "Sei il mio principe azzurro"

Lutto nel mondo della sanità. Le parole di denuncia della consorte: "Il sistema è inadeguato nell'affrontare questa malattia"

Il dottor Gianluca Giovannetti

Pisa, 9 maggio 2022 - "La Sla è una malattia terribile che colpisce violentemente non solo i pazienti, ma anche le loro famiglie, e purtroppo il sistema sanitario non è ancora adeguato ad affrontarla". Così parlare è Patrizia Bongiovanni, presidente dell’ordine degli architetti e moglie del dottor Gianluca Giovanetti, ucciso sabato mattina da un male impietoso con cui combatteva la sua battaglia da sei anni. Giovannetti, 6 aveva sessant’anni, era nato a Pisa e aveva vissuto per molti anni all’Isola d’Elba. Aveva studiato poi all’università di Pisa specializzandosi in chirurgia generale e chirurgia plastica. Aveva lavorato all’estero, poi era stato a lungo medico dell’Isola di Capraia e ultimamente era dipendente del reparto di medicina d’urgenza dell’Asl di Lucca.

Sportivissimo, appassionato di corsa e bici, aveva partecipato a moltissime maratone in tutto il mondo e si era distinto nel triathlon. Sei anni fa, a poco a poco, era iniziata la sua battaglia personale con una malattia terribile che fin dal suo apparire si era manifestata in maniera violenta e che alla fine ha avuto ragione su di lui.

"Averlo trovato sulla mia strada - aggiunge la moglie, a lungo consigliere comunale - è stata per me una fortuna, un grande regalo ottenuto dalla vita: Gianluca è stato e sarà per sempre il mio principe azzurro. Purtroppo è stato molto difficile combattere contro questo scoglio terribile, il sistema non è adeguato e non può essere tutto demandato ai tanti medici fantastici ed eccellenti che abbiano trovato sul nostro cammino e che dobbiamo ringraziare per tutte le cure che abbiamo ricevuto. Fondamentali per mio marito sono stati in questi anni il sostegno e l’affetto continuo degli amici più cari".

Gianluca non era solo un buon medico, era anche una persona originale, non omologata rispetto alle norme della vita, generosa e a volte sorprendentemente ingenua, buona e disponibile con tutti. La notizia della sua scomparsa ha destato profonda commozione negli ambienti medici pisani e fra i tanti amici che avevano avuto l’opportunità di conoscerlo ed apprezzare le sue doti amicali, umane e professionali. Lascia la moglie, Patrizia Bongiovanni, i figli, Mary e Gianmarco, la sorella Simona e la mamma, Carla Tozzini. La camera ardente sarà aperta oggi dalla tarda mattinata fino alle 14, l’ultimo saluto alle 15 nella chiesa di San Nicola, in via Santa Maria.

C.V.